selenevalentina

domenica 31 luglio 2011

PASSATO


Passeggia lentamente
appoggiandosi al bastone
fra i vialetti del giardino
dove un giorno ha giocato
Freschi visini di bimbi
lo guardano sorridenti
forse pensando
ad un nonno per amico.
Visi un po’ scocciati
dei più grandicelli
che devono frenare
con le loro biciclette.
Bicicletta…. sogno proibito
allora solo biglie colorate
per far gare con gli amici.
Cercha per riposare
un angolo di panchina.
Vorrebbe dire loro
“Anch’io in passato
in questo giardino ho giocato”
Ma forse non capirebbero
per loro lui è solo
il passato.

sabato 30 luglio 2011

TRAMONTO

Tramonto...
E' questa l'ora a te più cara.
Cala lenta l'ombra il velo
...sopra ogni cosa intorno.
a celare la realtà.
Così cala l'immaginario velo
sul tuo viso.
A celare serenità di circostanza.
Non è tristezza il sentimento
che alla superfice sale.
già la vita ti ha adeguata.
E' forse il rilassar la mente
che il dover fingere a volte pesa.
Libera ora la tua mente
Va a incontrare parole
che nel silenzio si fanno amiche.


venerdì 29 luglio 2011

NON SEMPRE SI PUO’


Sognavo bimba, ancora serena
aggrappata al cavallino bianco.
Galoppava, galoppava... galoppava.
Ed io speravo, mai avesse fine
quell'immaginario prato verde.
Assaporavo la libertà
col vento a scompigliare i capelli.
Ma il galoppo adagio rallentava
ripiegava le ali il mio Pegaso...
La giostra si fermava.
Ancora una volta avrei voluto
ma non sempre si poteva.
Non sempre si può.

giovedì 28 luglio 2011

PICCOLO NOMADE



Non hai scelto tu la tua vita
dai più giudicata gretta, grama.
Da altri ti è stata imposta.
Ed ora fermo, te ne stai
All’angolo della via
sul visino un’espressione
forse un poco voluta
di tristezza implorante
con la manina tesa e tremante.
Ma forse un giorno, forse domani
ma io spero, te lo giuro mai
qualcuno maledirà quella manina
che un insegnamento adulto
ha reso svelta, traditrice.
Ma ora ti ho qui davanti
gli sguardi si incrociano
mentre porgo qualche moneta
e il mio cuore di madre amorosa
ti fa una carezza lieve.

mercoledì 27 luglio 2011

PENSIERO DI UN FIORE

immagine di Pino Bertorelli

 Sono solamente un fiore...
Un fiore reciso,
che si sta dissetando /in un vaso di cristallo.
Ero felice prima e radici amiche
suggevano nutrimento
dalla Madre Terra.
Poi il dolore della forbice tagliente.
E' per la gioia di qualcuno
ha spiegato al mio lamento.
E' questo dunque il mio destino?
Sono triste e lascio cadere petali.
Lacrime... Non più profumate

LA TORTA DELLA PIOGGIA

immagine di Pino Bertorelli


Guarda nonna, sta piovendo forte
non si può, andare a giocare,
posso accendere il televisore ? -
- Vieni in cucina e ti farò vedere /come impegnare la quotidianità.
Faremo la torta
che in un giorno di pioggia...
di tanti e tanti anni fa /mi ha insegnato a fare
la mia nonna Maria.
Rompi le uova nella zuppiera,
aggiungi zucchero e burro fuso
mescola a lungo in senso orario
come diceva la mia nonna Maria.-
Parlano tra loro da grandi amiche
e intanto aggiungono
gli altri ingredienti.
Mettiamo l’uvetta o il cioccolato
a me non piace con i canditi.-
Il forno caldo accoglie la teglia
e qui, s’impara ad aspettare……
E riordinando nella cucina
spiano la torta che sta lievitando.
Finalmente è pronta
e con un bicchiere di latte
gustano insieme
la torta della pioggia.

martedì 26 luglio 2011

LA CASA SULLA COLLINA

immagine di Angela Corfini


Vorresti ritornare ancora
nella casa sulla collina
circondata da muretti a secco
sostegno di dolci filari …
Dove nelle notti,le stelle
sembrava quasi potessi toccare.
Guardavi il mare dalla vetrata
e navi all’o...rizzonte
sparire piano, piano
e t’immedesimavi
nei sogni e nelle speranze
di sconosciuti passeggeri.
Tornare fra le pareti imbiancate
e a un tavolo seduto mangiare
larghe fette di pane scuro
con olio profumato.
Tornare e non doverti mai
trovare di fronte alla scelta/fra povertà e benessere.
Quel benessere amalgamato
con nuvolosi cieli, caos, rumori
e dove dalla finestra solo altre finestre
chiudono l’orizzonte.
Ma i ricordi nessuno li può rubare
e con loro puoi tornare
a guardare il mare dalla vetrata
a mangiare pane scuro
mentre la risacca, lenta culla
il tuo riposo.

La voce della montagna

Alzo lo sguardo alla cima svettante.
 Una croce al centro, brunita dal tempo
 sfrangia nubi scure, che coprono il sole.
 Di nuovo la guardo e la penso
 altezzosa, superba ma una voce
 al profondo mio parla. 
Rispet...tosa nel silenzio ascolto
come fosse cosa ovvia, naturale.
"Non superbia, alterigia è la mia 
ch'io non scelsi il progetto divino.
Solo gioia, gratitudine provo
perché il Simbolo in alto, a chi passa 
da ogni parte posso mostrare."
S'apre una nube e un raggio accecante
illumina il simbolo di fede.
D'istinto dalla fronte al cuore
lenta la mia mano si muove...

PENSIERO DI UN FIORE

Sono solamente un fiore...
Un fiore reciso,
che si sta dissetando
in un vaso di cristallo.
Ero felice prima e radici amiche 
suggevano nutrimento 
dalla Madre Terra. 
Poi il dolore della forbice tagliente.
E' per la gioia di qualcuno 
ha spiegato al mio lamento.
E' questo dunque il mio destino? 
Sono triste e lascio cadere petali.
Lacrime... Non più profumate.

domenica 24 luglio 2011

LA MIA VALLE

Esiste
nella nostra mente
un luogo nascosto
dove tenere racchiusi
i ricordi più belli
e le sensazioni più calde.
Nella mia valle l’ho collocato
E là mi rifugio.
anche solo mentalmente.
La forza ritrovo
per poter continuare
sul sentiero, a volte tortuoso
dell’intricata foresta.

sabato 23 luglio 2011

VIANDANTE





E fu il silenzio ad accogliermi.
Un silenzio assordante,
velato a tratti
da un cigolio lontano,
forse la porta chiusa
di un 'umile cella.
Graffiare continuo di pennino
su carta paziente,
perché le parole non muoiano
ma restino nei tempi
a ricordare di oggi,
a ricordare di ieri.
Passi felpati
di un saio consunto
che offre a me,
viandante d'altri tempi,
una mela, un pane caldo
e una brocca d'acqua fresca.
Mastico adagio
per non turbare il silenzio.
Mi ritrovo poi
nella piccola cappella
a salmodiare lodi
a voce alta.
Perché le preghiere
non turbano il silenzio.

ALTROVE

Prende corpo il mio altrove
s’inerpica sull’acclive sentiero
tra boschi
dove l’odore del muschio
s’alterna al profumo di fragole.
Dove canta un cuculo solitario
e gli risponde l’eco nella valle.
Attraverso dilavanti sentier...i
saltando su sassi affioranti
mentre spruzzi freschi e leggeri
scherzano con le mie caviglie. 
Rami caduti al loro tramonto
cercano di fermare i miei passi
resi agili dal desiderio
di altura vissuta in libertà.
Mi accoglie la croce col Cristo
e una Madonna scolpita su pietra.
Visi dolci ma corrosi dal tempo.
Lo squillo insistente del telefono
trafigge crudele il silenzio

sgretolando il mio altrove. Mi alzo
e i miei occhi stanchi s’immergono 
nella nebbia quotidiana.

giovedì 21 luglio 2011

BANALITA' QUOTIDIANE?

In fila, alla fermata
della metropolitana.
Un giorno s’eran trovati
Cade un biglietto
lui lo raccoglie.
Un grazie, uno sguardo,
un sorriso. 
Questione di pelle?
Cupido ha forse colpito?
Su una panchina del parco
Perché non analizzare.
la situazione?

giovedì 14 luglio 2011

E’ L’ALBA

(a Rosy)

E' l'alba...
di un giorno qualunque
E tu vai al lavoro
mentre gli altri vanno al mare.
Hai lasciato il cottage
nel fresco dei monti
e occhi scuri colmi d'amore.
Bianchi letti ti attendono
e ingiuste sofferenze da gestire
che spesso lasciano
l'amaro nel cuore.
Ha rovesciato il barattolo rosa
Aurora per dipingere il cielo
Vuole sfumare i prati appena tagliati
gli avvallamenti ancora addormentati
i balloni di un duro lavoro.
Scende la strada, la città s'avvicina
bisogna vivere la quotidianità
Ma non sentirti sola in mezzo alla Jungla
c'è qualcuno, che ti tiene nel cuore.


mercoledì 13 luglio 2011

BANALITA’ QUOTIDIANE


Fa male camminare tranquilli
e ascoltare tredicenni
sigaretta fra le dita
per sentirsi padroni del mondo
far commenti cattivi
sulla tua disabilità. E se cerchi
di far capire lo sbaglio
il branco t'attacca.
Fa male e ancora più male
fa il pensiero che sono il futuro.
Anche questo purtroppo
è quotidianità.

martedì 12 luglio 2011

RISERVA INDIANA NEL DAKOTA

immagine di Patrizia Chenet

Non disturbateli.
 Osservateli da lontano,
 con discrezione, con rispetto.
 Stanno seduti all’ombra
 degli alberi antichi,nel riposo del meriggio.
 Non abbisognano di parole,
 ascoltano i discorsi del vento.
 Rim...embrano di pianure, di mandrie,
 di foreste, di riti e di silenzi.
 Mai temuto da loro fu il silenzio,
 perché amico costruttivo,
 simbolo di pace, non di tedio.
 Osservateli da lontano
 con discrezione, con rispetto.
 Non disturbateli.
 Già troppi prima l’hanno fatto…. 
Hanno riposto le speranze
 nelle nostre mani. 
Non chiudiamole a pugno.

lunedì 11 luglio 2011

L'OMBRA MISTERIOSA

Frinire incessante di cicale, nella torrida estate…
Avanza l’ombra misteriosa, nello sciacquio dell’acqua…
Che va cercando? L’oro del Colorado o un pesce nascosto fra i sassi?
Mai lo sapremo, resterà il mistero…
perché l’ombra scompare……



mercoledì 6 luglio 2011

VALENTINA SELENE MEDICI DA VALCENOWEB A L'EMOZIONE DEL TEMPO



Nel 2006 Beppe Conti (ora sindaco di Bardi) presentò a Flavio Nespi ideatore del sito www.valcenoweb.it alcune poesie di Valentina, dicendogli, sono poesie molto belle se le ritieni interessanti pubblicale sul sito.
Valentina aggiunse Beppe è una donna nata a Bardi, è una persona molto dolce, con un grosso problema alla vista, andava a scuola con mia sorella,  ora resiede a Noceto
Visionato il materiale Flavio lo pubblicò subito e dà lì iniziò la collaborazione.
Oltre a pubblicare gli scritti, Flavio pensò anche di impaginarle con foto a tema, la cosa piaque a entrambi e oltre a una semplice collaborazione, ora è nata anche una bella amicizia grazie anche a facebook, e appunto con facebook e la collaborazione degli amici della "compagnia dei baloss" nel mese di giugno 2011 è stato pubblicato anche un libro L'EMOZIONE DEL TEMPO con poesie di Valentina Selene Medici e foto di Flavio Nepsi, commentate dal prof. Pino Bertorelli, il libro è in vendita e il ricavato sarà devoluto, tolte le spese di stampa, all'unione ciechi di Parma


LEGGI LE PRIME POESIE PUBBLICATE SUL WEB

IMMAGINI E POESIE

PRESENTAZIONE DEL LIBRO L'EMOZIONE DEL TEMPO A NOCETO




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SUL PASSO ABRUZZESE (a Franco e Gio, Narratrice)

Ed ecco riaffiorare dolci ricordi
di un tempo ormai passato…...
Si mangiava pane sfilatino
con olio, sale e pomodoro
valicando la montagna
la domenica mattina.
Ma giunti là sul passo
la sosta sapevamo era di norma
per quell'atteso spuntino
desiderato e mai dimenticato
che la bocca empiva d’acquolina.
Correvamo intorno noi bambini
nell'aria fresca impregnata
dei profumi intensi della natura.
La mente scevra da pensieri
che non fossero giochi d'allegria.
Si ripartiva poi col sidecar del padre
che il nonno con ansia ci attendeva
al di là della montagna.
Ricordi narrati e rinarrati
dai figli assorbiti.
Ed ora se la domenica mattina
si parte tutti insieme in compagnia
per valicare una montagna
è d'obbligo la sosta là sul passo
dove ancora l'aria profuma di natura.
Il fresco dalla mente toglie pensieri
e prepara con gioia a pregustare
quell'invitante, semplice spuntino
con pomodoro, olio, sale, e pane sfilatino.

martedì 5 luglio 2011

BANALITA' QUOTIDIANE

Ti svegli al mattino
ed ecco è già lì
il tuo quotidiano.
Il cielo sarà sereno?
Il treno sarà in orario?
Il Capo sarà nervoso?
Farà sconti il supermercato?
E a volte sei tanto giù
che a stento trattieni il pianto.
Vorresti fuggir lontano
In un’isola misteriosa
dove nessuno ti può trovare.
Per avere un po' cura di te
per amarti un poco di più.
Ma è tardi bisogna andare...
Ti fermi per dare spazio
a un colorato passeggino.
Non guardi chi lo sospinge
c'è un bimbo che ti sorride
e il tuo cuore ci si perde dentro.