selenevalentina

lunedì 27 febbraio 2012

COPERCHIO A STRAPPO


















Chiudo gli occhi e la notte mi avvolge
portatrice di sogni ancora sconosciuti.
Ho di fronte una casa piccola, graziosa
proprio come quella da sempre sognata.
la porta è aperta cortese invito
che accolgo senza esitazione.
Al centro del salotto sopra un tavolino
c'è una scatola con coperchio a strappo.
Sotto c'è una scritta a caratteri rossi
-Contiene il tuo futuro. Aprila e lo saprai-
La mano è sul coperchio. Lo prende, lo solleva
ma di colpo si ferma. Ho un po’ di paura.
Conoscerei il mio futuro. Il bene e il male.
Ma sono convinta di volerlo sapere?
La mano è sul coperchio, nuova tentazione.
La curiosità è donna, si sente sempre dire.
Questa volta, mi dico, sollevo questo anello
ma ancora mi fermo tra dubbi e tentazioni.
Poi decisa esco chiudendo la porta
e mi allontano dalla casa sognata.
Mi volto sul cuscino, il giorno è arrivato.
In fretta lascio il letto. Ho un futuro che mi aspetta.

MURETTO A SECCO

Vecchie case con tetti d'ardesia.
Sul retro l'orto per gli odori del brodo.
Intorno campi dati in affido
che per lavorare più non c'è forza.
Un muretto a secco sotto ai ciliegi
salotto comune per poter parlare
di un passato lontano e di un incerto futuro.
Una piccola chiesa con poche panche
e la Santa Messa una volta al mese.
Un campanile che segna le ore
e le campane che scandiscono vita.
Rintocchi festosi se nasceva un bambino
cosa che ormai più non succede.
Rintocchi tristi che stringono il cuore
e sul muretto a secco sotto ai ciliegi
un altro posto rimane vuoto.
Ma a volte a maggio gioiosi rintocchi
che cittadini del rustico amanti
promesse d'amore vogliono suggellare.
In colorate foto insieme agli sposi
vestiti a festa saranno immortalati
sul muretto a secco sotto ai ciliegi.

sabato 25 febbraio 2012

LIA la patatina che non voleva essere mangiata

LIA era una delle tante patate raccolte dal contadino, alla fine di Agosto, in un campo curato con molto amore. Dovete sapere che le patate appena raccolte e pulite dalla terra devono essere messe al buio perché possano conservare tutta la loro bontà. E così il contadino ( a proposito ho dimenticato di dirvi che il suo nome era Piero ) le portò in una stanza asciutta e buia e dopo averle stese le coprì con un telo. Lia che era la più piccola non comprendeva che cosa stesse succedendo e con grande fatica riuscì a portarsi in un angolo dove non si sentiva più schiacciata dalle altre. Perché non era più nella terra protettrice? Che cosa ci faceva qui e che cosa le sarebbe accaduto? Ma lei non sapeva rispondersi e allora comimciò a gridare con quanto fiato aveva.
Nella stessa stanza c’erano anche altre patate ormai vecchie, che erano state raccolte l’anno precedente. La più anziana ebbe compassione della piccola Lia e cercò di tranquillizzarla spiegandole a che cosa sarebbero servite. –VEDI noi siamo molto importanti nell’alimentazione degli uomini e poi ti dirò che fra tutte le verdure siamo quelle preferite dai bambini. Per prima cosa però ti voglio dire come è composta la famiglia di Piero, che abita nella casa qui accanto. Ci sono i nonni che si chiamano Francesco e Maria, la moglie di Piero si chiama Anna e poi ci sono i bambini, Marco, Andrea e Sara. Capirai che con una famiglia così numerosa le pentole sulla stufa nella grande cucina non mancano mai. Quasi ogni giorno le donne vengono a prendere un po’ di patate per preparare tante pietanze. Le ho sentite parlare di diverse ricette. So che dopo averci lessate e poi schiacciate con lo schiacciapatate diventiamo ottimi gnocchi conditi con sugo di pomodoro. Invece se dopo essere state schiacciate veniamo mescolate con uova e formaggio e poi stese fra due sottili sfoglie di pasta e cotte nel forno, diventiamo buonissime torte. E dovresti vedere quanto mangiano i bambini quando diventiamo purè e veniamo messe nel piatto colmo di stracotto con un sugo squisito o messe nello spezzatino con i piselli. Ma quando veniamo fritte con l’olio che ci rende croccanti e veniamo servite con prosciutto cotto, per i bambini è proprio festa. Lia ascoltava attentamente ma tutte quelle belle parole non l’avevano convinta e continuava a pensare al grande campo dove era cresciuta e dove avrebbe voluto tornare. Passarono i giorni, le donne vennero molte volte ma per fortuna non fu mai presa. In seguito nella grande stanza, trovarono alloggio anche delle mele profumatissime e seppe che molte di loro sarebbero servite per la preparazione di soffici torte. Nel mese di Novembre arrivarono anche le castagne, altro cibo parecchio apprezzato, per la preparazione del castagnaccio. Nelle lunghe sere d’inverno, sarebbero state arrostite, nella padella bucata e i bambini le avrebbero divorate, mentre ascoltavano fiabe, raccontate dai nonni. Passarono i mesi e Lia ogni volta che sentiva entrare le donne cercava disperatamente di nascondersi. Tornò la primavera e un giorno nella stanza entrarono Piero e Francesco che tolsero il telo che copriva le patate. Lia fu colpita dalla luce che entrava dal portone lasciato aperto e pensò che per lei ora era veramente finita. Venne messa con altre in grandi ceste caricate poi su un carro trainato da un trattore rosso. Dopo un breve percorso il trattore arrivò in un campo arato e i due uomini cominciarono a piantare le patate nella terra così da poter avere alla fine di Agosto un altro raccolto. Anche Lia fu messa sotto un sottile strato di terra e lei ne fu così contenta che avrebbe voluto fare le capriole. Finalmente era ritornata nel suo amato campo e presa dalla stanchezza dopo tanti mesi di tensione si addormentò. Qualche giorno dopo si svegliò con una grande fame, cominciò ad allungare le radici per prendere nutrimento dalla terra e ben presto diede vita ad altre piccole patate che avrebbero continuato il ciclo della vita.

martedì 14 febbraio 2012

RICORDI DI NEVE



Ricordi quando il vento soffiava forte
nelle notti d'inverno
lassù nelle nostre montagne
spandendo neve attorno?
E noi bimbi ancora
sotto le coperte ci rannicchiavamo
stringendo fra le braccia
sogni di giochi.
Nelle mattine non di scuola
cumuli bianchi cercavamo
solo per la gioia
di sprofondarci dentro.
La mamma ci sgridava
cambiandoci i vestiti
ma dopo sorrideva
forse anche lei lo aveva fatto?
Le auto erano rare.
Solo jeep di dottori e carabinieri
che munite di catene
fino sui monti potevano andare.
Ora le cose sono cambiate
E a volte la neve fa anche paura.
Le autostrade sono bloccate
e i disagi sono molti.
Ma dentro gli occhi di un bimbo
che guarda dalla finestra
scendere fiocchi leggeri
ancora scoprirai lo stupore.

DONNA



Io donna che amo la luna
non voglio averla in dono.
Vorrei camminare sicura
alla sera per strade buie.
Vorrei un lavoro perché valgo
senza dare nulla in cambio
e stringere al petto un bambino
senza firma su un bianco contratto.
Vorrei frequentare la scuola
anche se ho un colore diverso
e non essere oggetto nelle mani
di chi con me si vuole arricchire.
Vorrei esprimere la mia opinione
e non mandata a fare la calza.
Vorrei percorrere la vita
Con un compagno ma fianco a fianco.
Non chiedo quindi la luna
ma solo di essere DONNA.

giovedì 9 febbraio 2012

AMICO FIUME




Sono tornata da te
amico fiume
per raccontarti il mio dolore.
Tu che già in passato
accogliesti i miei pensieri
so che mi potrai capire.
Ho provato a scriverlo
sopra un foglio bianco
ma quelle parole dure
l'animo mio ferivano.
Voglio immergere un dito
nelle tue acque chiare
per provare a scrivervi
il mio tormento.
Riesco ad interpretare
il tuo mormorio
sussurando mi dici
che lo posso fare.
In fretta scrivo
parola dopo parola
e con piccole onde
tu le porti via
dilavandole per renderle
più sopportabili.
Un'increspatura bianca
sulla mano si sofferma
è è un modo per dirmi
che non mi abbandoni.
Un sasso sulla sponda
mi offre il suo riposo
là dove un salice
con l'ombra mi ristora.
Posso tornare a casa
l'animo si è sgobrato.
chi mi ha visto bimba
sempre mi aiuterà.

martedì 7 febbraio 2012

AMORE?



Un soffio di vento leggero
porta l'amore nell'animo suo.
Alba che nasce, aurora rosata
miriade di fiori colorati.
Ma ora perché soffia forte il vento
e nuvole s'affollano all'orizzonte?
Si spegne l'alba s'oscura l'aurora.
S'abbatte il vento sui fiori
li preme, li piega, li spezza
contro il freddo terreno.
Si tende, si lacera l'anima.
Fa male... Tanto male.

FRECCIA ROSSA

Non ho sonno stasera e alla fantasia
affido sogni irrealizzati.
Leggeri verso l'alto li mando
sciolti come criniere al vento
perché la luna ne faccia realtà.
Che succede stasera nel cielo?
Cos'è quell’astrusa freccia rossa
che indica uno sconosciuto altrove?
Interdetti si fermano i sogni
non sanno che percorso seguire.
Dove porta quel simbolo strano?
Nell'inconscio che tutto cancella
o in un mondo ancora da scoprire?
Non lo so... Non lo voglio sapere.
Il domani mi darà la risposta.

giovedì 2 febbraio 2012

AMORE NASCOSTO


Per tutta la vita
in silenzio l’ha amato
senza mai il coraggio
di farglielo capire.
Ed ora che giovane più non è
s’accorge che il suo amore
tenero e silenzioso
è stato come la vita
di una farfalla che inun giorno
nasce e muore.
Nessuno se ne accorge.