selenevalentina

mercoledì 24 aprile 2013

LETTERA DAL FRONTE



Ti scrivo questa lettera
amore mio
in questo Gennaio
del '43.
Ti scrivo per dirti
che il mio amore è grande
come il fiume che ci sta davanti.
Io sto bene
il cibo è buono
Non fa freddo
e il cielo è azzurro.
Tieni questa lettera
sopra il tuo cuore
e io così
ti sentirò vicina.
Mi manchi tanto
ma sono certo
che presto da te, ritornerò.
Tuo per sempre
Livio
Lettera controllata
dall'UFF. Addetto.
CENSURA N° 10

lunedì 15 aprile 2013

LIBERTA' (Perché non sia solo un simbolo)


Libertà è quello che vogliamo portare
noi soldati, che nei paesi in guerra
andiamo volontari.
Ma spesso circostanze ad amare riflessioni
inducono i pensieri
e le risposte le troviamo in fondo ai nostri cuori.

"Siamo venuti per portare pace e libertà
e allora perché ci odiano?"
"Non tutti ci odiano, non i bimbi
che sognano girotondi nei cortili delle scuole."
"Siamo venuti per portare pace e libertà
e allora perché ci sparano."
"Non tutti ci sparano, non le madri
che per i figli sperano cibo, non ventri rigonfi
su corpi scheletriti."
"Siamo venuti per portare pace e libertà
e allora perché ci uccidono?"
"Non tutti ci uccidono, non gli uomini
di buona volontà
che cercano un lavoro onesto e sicuro."

"Allora, per loro ci adopreremo.
Perché i bimbi possano tenere una penna in mano
e abbiano colori per dipingere ponti
che attraversano il mondo intero.
Per loro ci adopreremo, perché le madri
possano vederli crescere sani e forti
nei corpi e nelle menti.
Per le donne ci adopreremo, perché abbiano diritti
perché siano rispettate, protette e ascoltate.
Per loro ci adopreremo, perché gli uomini
lavorino uniti con fratellanza e in sicurezza
e che le bombe siano soltanto un ricordo sbiadito.

Per loro ci adopreremo e per te
bianca colomba, con un'ala spezzata
simbolo di pace e libertà, che a Noceto
accogli coloro che passano.
Ci adopreremo perché un giorno non lontano
tu possa, tornare a volare.

lunedì 8 aprile 2013

TARASSACO



Racconta Maria...
Di un prato verde
da giallo tarassaco
trapuntato.
Lucenti stelle
su firmamento erboso.
Donne chine
a raccogliere tenerezze.
Un cesto al braccio
per fare scorta.
Scambiando commenti
a voce alta.
A sera a cena
un'altro sole giallo
su grande tafferia.
Un filo bianco
a tagliare spicchi
e il verde ammorbidito
da lardo fuso
ancora caldo.
Saliva allora
una muta preghiera
a ringraziare Dio
per un'altra cena.

LAGO


Prime ore
di un magico mattino
e nell’aria profumo di terra
ancora umida di rugiada.
Pigramente s’alza la nebbia
dal lago addormentato.
Sembra che la natura levi
la soffice coperta notturna.
Operoso s’affretta il sole
a lucidare con cura
ogni piccola onda
ogni increspatura blu.
Gli alberi attorno ventosi
specchiano la chioma
da Zeffiro accarezzata.
Seduto sulla sponda erbosa
ammira l’insieme.
Il pensiero si fa compagno
di vagabonde riflessioni.
Come guida, piccola farfalla
che nei fiori s’abbevera.