selenevalentina

martedì 18 giugno 2013

MONASTERO




Invita alla sosta il sagrato
della chiesa segnata dal tempo.
Non suoni, non canti.
Il silenzio cinge l'intorno.
Rintocchi riempiono l'aria.
Mezzogiorno che unisce la gente.
Un pane, è fra le sue mani
ha il sapore di benedizione
rinfranca il corpo e la mente.
Pochi passi, i gradini
e il dolce profumo l’accoglie
del, frambo, già gonfio, maturo.
Tentazione, non trova diniego.
La fonte da sempre zampilla
donando le acque profonde
dissetanti per tutti i passanti.
Deve andare, che rapida è l'ora.
Un saluto ai cari dormienti
un pensiero al vivo passato
e la mente che cerca un appiglio
per fermare una goccia che preme.

mercoledì 12 giugno 2013

IL ROVO


Un rovo da spine difeso
ferma il mio cammino
mentre assorta avanzo
nel bosco di faggi annosi
Sembra mi voglia dire
di cercare tra ombre e foglie.
misteri di un passato distante
e in cambio gentile offre
more succose e nere.
Scorre lo sguardo attorno
fra fronde e rugosi tronchi
e d'improvviso ecco
quello che scoprire dovevo.
Quattro mura di pietra
che il tempo sta sgretolando
Scuri caduti fra erba
seccata e rinata ancora.
Un albero alza la fronda
dove il tetto più non esiste
Allarga i rami sopra
quasi a voler proteggere
chissà quali memorie.
Chissà chi qui viveva?
Chissà se sono partiti
in cerca d'incerta fortuna
o se hanno atteso invece
del destino l'ora sicura.
Nessuno che mi dia risposte .
Ma qui una bimba viveva...
E' un piccolo zoccolo di legno
forse da un nonno intagliato
rimasto su un davanzale
che caparbio l'ha trattenuto.
Allungo la mano
ma in fretta la ritraggo.
Non posso mutare il destino
di una cosa non conosciuta.
Mi volgo al richiamo del bosco
ma prima una dolce mora
ancora tinge le labbra.

sabato 8 giugno 2013

53 Per Flavio Nespi

Magico Giugno. Era giugno anche allora. La primavera già aveva mostrato tutte le sue magnificenze. La valle era traboccante di profumi di fiori, di fieno, di frutta e rossi papaveri raleggravano i campi. La notte, le lucciole illuminavano il maturare del grano. I grilli, con il loro invito amoroso, intrecciavano concerti. Ed è allora, che il destino, ha scelto la data per il tuo ingresso nella vita. Con il primo vagito, hai respirato la tua valle. Il primo sguardo si è riempito della sua bellezza e ha posto un marchio di appartenenza nel tuo cuore. Ti sei rotolato nei prati, con cani e amici. Hai rincorso lucciole e cercato grilli, nascosti nel buio. Guardavi i monti, tu bimbo e già col pensiero percorrevi sentieri. Li hai percorsi tutti, scoprendo doni d’incanto, da salvaguardare. Con pazienza e passione ti sei adoperato affinché, grazie ad un web, in ogni parte del mondo, ne venissero a conoscenza. Perché i valligiani fossero uniti in un unico progetto, di aiuto e amicizia. Ora più non rincorri lucciole ma, nel momento in cui, tramonto e notte, si contendono il cielo, ti fermi ad ascoltare, ciò, che racconta il vento. Lentamente riavvolgi i pensieri del giorno, mentre i grilli ancora, con il loro concerto d'amore, fanno sottofondo.
E' in questo momento, amico mio, che ti auguro un
FELICE COMPLEANNO
Valentina


La casa dove sono nato e ho vissuto fino a 14 anni, in questa casa ancora vive mia mamma e i miei ricordi
grazie Valentina di questa tuo bel regalo