selenevalentina

mercoledì 28 maggio 2014

POESIA


Vorresti ritrovare quella bimba
che serena, nei prati correva.
Vorresti ritrovare quella bimba
che agli animali sapeva parlare.
Quella bimba che sulle punte danzava
e sognava, con le fiabe del padre.
Poi, si sono spezzate le punte
e il principe, così azzurro non era.
Hai preso la bimba e l'hai nascosta
nel profondo, dove ridere non poteva.
Poi un giorno, un disegno, hai tracciato 
e riaffiorare, hai fatto la bimba.
L'hai posta, dentro al tuo cuore
e parole per lei hai inventato.
Ti sostiene, ti parla, ti ascolta
ti aiuta a non essere sola.
Con lei, sai sfidare la vita
che qualcuno di te ha bisogno.
Non importa, se per alcuni, non ha nome
tu, l'hai sempre chiamata...poesia.


SERENATA

Dedico una serenata, a chi la accetta
perché accompagni i vostri giorni.
A voi la scelta di musica amata
che sia ciarda, bolero o valzer.
Che sia struggente, da emozionare.
che sia languida, in un dolce tango
o tarantella da ballare in gruppo.
Che sia un soffio leggero di vento
o un cinguettio in un nuovo nido.
Una musica di ninna nanna
o la canzone di un nonno alpino.
Che sia il pianto di un bimbo che nasce
o la cara voce, di chi non c'è più.
Che sia lo scorrere lento di un fiume
o il gorgoglio di una sorgente.
Che sia stormire di verdi fronde
o il silenzioso, cadere di neve.
In ogni cosa, puoi mettere note
a voi la scelta, che più vi piace
purchè sia dentro, al vostro cuore.


TREBBIATURA


Profumo nell'aria di torte nostrane
di riso, patate e anche di erbette.
Pancetta stagionata, con la riga rossa
conservata in cantina, per l'occasione.
Il sugo, borbotta pian piano
le tagliatelle, stanno aspettando.
Vociare di grandi e piccini
tutti pronti a dare una mano.
Là, al centro dell'aia, come regina
la trebbiatrice, già scalda il motore.
Grandi sacchi, con la bocca aperta
accolgono il cadere di chicchi preziosi.
Ampi gesti, per seminare
sperando, che coltre, fosse la neve 
e che il gelo, non bruciasse piantine.
Pane quotidiano è il risultato
dalla madia tolto e sul tavolo posto. 
Da femmineo gesto, la benedizione. .
Per diventare, cibo di Dio.
Polvere, sudore, cappello in testa
e labbra asciutte da bagnare.
che il mezzo vino rinfrescava.
Forza, che domani c’è un’altra aia.
Ricordi di un tempo passato.
Non computer, rete o TV
Comunicazione, era condivisione…