selenevalentina

domenica 28 febbraio 2016



MBOLE
Era piccola la scuola, in quel paesino di montagna. Una sola stanza e un’
unica maestra, per insegnare a  alunni dalla prima alla quinta elementare. Sul libro di lettura, c’era la figura di una bambola e alla domanda rivolta alle bambine, per sapere se ne possedessero una, la risposta fu un no corale. Ed ecco l’idea. Cercare di far sì, che le bambine imparassero la manualità del cucito. All’epoca le donne, oltre a tutte le mansioni in casa e nei campi, coltivavano la canapa. Al momento giusto, dopo averla tagliata, la mettevano a  macerare nell’acqua di un torrente o di un laghetto, fermandola con pesanti pietre. In seguito, dopo varie manipolazioni, ne ricavavano un filato, che al telaio, si sarebbe trasformato in lenzuola, tovaglie ed altre cose. L’insegnante  chiese alle alunne di portare pezzetti di questa tela ed anche pezzetti di stoffa di abiti vecchi, che venivano buttati. L’aula si trasformò in un laboratorio. Furono tagliati vari modelli di braccia, gambe, corpi e  testine. Questipezzi, dopo essere stati cuciti, con risate e  dita punte da aghi, cominciarono a  prendere forma. Furono imbottite di stoppa, si prepararono vestitini e  in breve tempo, ogni bimba, potè abbracciare la propria bambola. I visini, erano stati disegnati, con l’aiuto della maestra, seguendo i  consigli delle novelle sarte. Questo, è  il racconto di una nonna alla nipotina, che aveva trovato, in una scatola in fondo all’armadio, questa bambola di canapa, conservata, come prezioso tesoro.

venerdì 26 febbraio 2016


 

BAMBOLE

 

Eccomi quà, , mi presento a voi, che state guardando la mia foto. Mi chiamo Paola e sono una bambolina, dolce e felice. Indosso un vestitino leggero e ho i piedini scalzi, perché sono pronta per andare al mare.

Adoro il mare... Mi piace camminare nella sabbia, fare buche e castelli che adorno con tante piccole conchiglie. Un'altra cosa che mi diverte, è giocare con le onde. Aspetto di vederle arrivare e poi scappo via, prima che mi bagnino i piedini. Non sempre, riesco ad essere abbastanza svelta e vince l'onda ma io mi faccio ugualmente tante risate.

Mi perdo ad osservare il mutare del suo colore, nei giorni di pioggia, di calma piatta o durante i temporali. Mi spaventano allora, le grandi onde, che s'infrangono e sembra vogliano infrangere gli scogli. Però, è uno spettacolo meraviglioso e paragono la bianca schiuma a fiori leggeri. Quando il tramonto, infuoca l'acqua è tutto talmente bello, che mi sento quasi mancare il respiro.

Cosa state dicendo? Una

bambola non può fare quelle cose!

Allora vi domando: Avete mai provato a chiudere gli occhi e lasciarvi scivolare, nel mondo della fantasia? Provateci e insieme potremo fare, tutto questo e altro ancora. Io vi aspetto e vi prego... Non deludetemi.

 


giovedì 25 febbraio 2016


 

BAMBOLE

 

Eccomi qua, sono una bambolina un po' capellona, un po' figlia dei fiori. Ho preso solo la parte buona del movimento. Amo la pace e la vorrei vedere in ogni luogo. Amo la musica perché, sa dare emozioni. E amo il senso di condivisione. Se penso a quanti hippy, giunsero a Firenze, dopo l'esondazione dell'Arno,da tutte le parti del mondo, ancora mi commuovo. Jeans, capelli lunghi, niente paura del fango e tanta voglia di salvare opere d'arte. Ho anche un nome ma, per dare credito alla mia stranezza, l'ho cucito nel dietro della maglietta, come vedete dalla foto... scusate le spalle. Sono amata ugualmente, anche se non ho, un vestitino elegante e questo mi basta. In fondo l'unica cosa che chiedono le bambole, è solo l'amore e chi mi è accanto, me ne da molto. Bello vero?

 


BAMBOLE

Era una giornata strana. Una di quelle, dove non va bene niente. Uggiosa, come cantava Battisti. Una di quelle giornate dove, ti brucia una lampadina. Dove ti accorgi, che ieri non hai comperato, la cosa che ti servirebbe ora. Dove entri in una stanza e non ricordi cosa sei andata a fare. Dove nel momento meno opportuno, suona il telefono e dall’altra parte, senti una voce, che ti vuole vendere un aspirapolvere. Avete presente quando vorreste chiudere tutto e tornare a letto? Poi ecco, qualcuno porta lei, vinta in una lotteria, con i baci Perugina. Le bambole, hanno il potere di fare sorridere e di intenerire. La guardi, la prendi in mano, la accarezzi, la baci, le metti a posto il vestitino e la stringi sul petto. Ascolti il tuo cuore che accelera i battiti e ti sembra, che nella stanza, sia entrato un raggio di sole. La guardi e la riguardi e pensi che le devi dare un nome. Ed eccolo, il nome che ti sembra più adatto. La chiamerai SUNSHINE. Ancora dopo tanti anni, la chiami ancora, con questo nome. Non vi sembra bello?