selenevalentina

domenica 16 luglio 2017




Disegno di Flavio Nespi
   
 SCOGLIERA

Si canta forte tenendosi per mano
quando bimbi ancora, si sta sulla scogliera.
Si canta al mare-vita, guardando l’orizzonte
con la grande voglia di oltrepassarlo.
Di ogni giorno, si supera l’immaginaria linea
spinti dal desiderio, di nuova conoscenza.
A volte in mari calmi appagati ci si adagia.
A volte grandi tempeste, deviano la rotta
lasciandoci naufraghi, in vortici neri.
Non sempre, è facile tuffarsi dalla scogliera
tenere la barra dritta e lo sguardo alla stella guida.
Si continua a vogare come da sempre è scritto
cercando di lasciare, una scia che ci ricordi.
Ma la scogliera è là e un giorno si ritorna.
Dallo scalmo, si tolgono i remi stanchi
L’ancora ci tiene fermi e l’orizzonte è a pochi metri.
cantando sottovoce, si cerca, una mano amica.

mercoledì 12 luglio 2017




Disegno di Flavio Nespi

   NOTTURNO DEL CENO

La luna si specchia nel Ceno
vanitosa come giovane donna.
Lo senti il fruscìo leggero
che scorrendo leviga sassi?
Nata dal grembo di un monte
racconta a chi sa ascoltare
incognite di luoghi profondi
che il pensiero, non può immaginare.
Il guizzo di un piccolo pesce
il canto notturno di un gufo
il vento fra salici e arbusti
fanno coro, nella notte serena.
Le stelle diventano note
e scrivono sul concavo rigo
il preludio, di un notturno del Ceno.



venerdì 7 luglio 2017




Disegno di Flavio Nespi  
  SILENZIO NELL’ISOLA

E lo senti sulla pelle
il soffio lieve della sera
che alla notte si concede
come a un amante in attesa.
E lo senti sulla pelle, il silenzio
che sull’isola s’adagia
l’avvolge e dolce, la appaga.
Togli allora, il morso alla fantasia
e lasci che s’involi, oltremare.
Non rompe la quiete il galoppo
che ha ali e zoccoli di velluto.
Il sonno, un bacio posa sulle ciglia.
Tiri le redini, richiami la fantasia
e nel silenzio, alsonno ti abbandoni.




Disegno di Flavio Nespi   

LUNA DIETRO LO SCOGLIO

La luna dietro lo scoglio stanotte
ascolta il pianto di dolore del mare.
Urla forte schiumeggiando onde
contro rive, spiagge e scogli
alzando lacrime salate, verso il cielo.
Ha accolto ancora chi,le abbandonate forze
ha lasciato lontano dalla meta
di quel luogo, chiamato libertà.
Scruta intorno la luna ansiosamente
cercando nell’uomo quel grande dono
denominato con vanto, intelligenza.
Sperando che qualcuno si adoperi
per fermare l’infinita tragedia
di anime vendute all’offerente.
Mesta la luna dietro lo scoglio
dona al mare, una pallida carezza.