selenevalentina
sabato 31 agosto 2019
Riflessioni di Balcenina
Settemvre
SPECCHIO
Cammina leggero il pensiero
sfiorando appena lontani ricordi.
Sono bimba felice ora
che corre col cane nel prato
nel meriggio di spighe e di fiori.
Lo sguardo all’infuocato tramonto
che degradando accende stelle.
Sono fanciulla serena ora
accolta dalla grande città
che offre arte e musei
con emozione che blocca il respiro.
Pedalando col gruppo di amiche
alla domenica per andare a ballare.
E quel tempo davanti allo specchio
scambiandoci trucchi e consigli
per la beltà di quella giovinezza
“che pur fugge tuttavia “.
Ora più non ricerco lo specchio
che nebbia fitta chiude lo sguardo.
Ora cerco bellezza nei cuori
e in parole dalla mente donate
che siano emozioni
a sguardi di un lontano futuro.
martedì 6 agosto 2019
3° Anniversario
DACCA
Ero figlio di un sogno, di un amore.
Crescevo sicuro,in un dolce grembo.
Mi cullava, il cuore della mamma.
Ogni battito era un “Ti amo”.
D’improvviso, è diventato lento. Si è spento.
Avevo tanto freddo e mi sono addormentato.
Ero in braccio alla mamma, ora e c’era luce.
Mi sembrava triste ma, mi stringeva forte
E questo mi bastava, mi dava sicurezza.
Non sapevo che la vita fosse questa
Molto diversa me la ero immaginata.
Ma, che ne può sapere un bimbo innocente
A cui, è stato impedito di nascere ?
Riflessioni di Valcenina
La guerra mi sta raccontando
di troppi innocenti partiti
che mai hanno fatto ritorno.
Non hanno occhi le bombe
non sanno, chi colpiscono al buio.
Quante madri senza respiro
e bambini a cui manca una gamba
piangono sull’ultima foto.
Innata violenza nell’uomo
assetato di grandi conquiste?
E qualcuno nega la storia
che è scritta nei libri di scuola
Non esiste una guerra santa
anche se in nome di un Dio.
PACE, è una piccola breve parola
che si dice in un battito d’ali.
Dolce pronunciata dai bimbi
Che sorridendo, chiamano mamma.
venerdì 2 agosto 2019
Riflessioni di Valcenina
Agosto
FRAMMENTI
Raccolgo piangendo frammenti di ricordi
che
ho spezzato litigando con la vita.
E
lei a spiegarmi le sue ragioni
che
dovrei e non voglio accettare.
Raccolgo
piangendo frammenti di luce
di
colori di occhi, di fiori, di prati.
di
alberi, castelli e chiese lontano.
Cerco
nella nebbia visi sbiaditi.
da
riannodare con voci dimenticate.
Ricompongo
a memoria strisce di arcobaleno
che
anche se sbagliate illuminano la valle.
Metto
a posto le stelle dell’Orsa Maggiore
che
nella mia notte mi siano guida
nell’immaginaria
via della fantasia.
La
vita mi guarda e mi dona parole
forse
in fondo, in fondo
comprende
il mio dolore.
Iscriviti a:
Post (Atom)