RICORDO DI VALCENINA
Leggenda
Scende lento e dolce, un ricordo nel pensiero.
Dolce come il miele, spalmato sulla larga fetta di pane di “Furòn”.
Lo assaporavo lentamente, seduta nel prato colmo di
myosotis, dietro la vecchia casa di
sassi dove, ho vissuto per otto anni.
Di fronte il castello a proteggermi.
Aspettavo scendesse il buio e giungesse lei, la Signora
della notte .
Ero bimba e ancora non mi era dato sapere di, Soleste e
Moroello.
Un’altra leggenda
però, mi era stata raccontata e riguardava proprio, la casa dove vivevo
. Si narrava, che in alcune notti di luna piena, un bianco
cavallo, con lunga criniera, galoppasse intorno alla casa. Non so se fosse in
attesa, che uscisse una fanciulla, per portarla lontano dal suo principe che
l’attendeva o se venisse, solo per brucare lerba, alta e fresca.
Ascoltavo in silenzio, per sentire rumore di zoccoli in
lontananza, mentre lo sguardo, si perdeva fra le stelle.
Non avrei voluto, essere portata lontano, avrei voluto solo,
affondare le mani nella criniera e accarezzarlo. Penso sia giusto lasciare, che i bambini,
credano un poco alle favole.
Nel corso della vita, ho affondato mani nelle criniere e
accarezzato cavalli in libertà, sui monti, ma la leggenda del cavallo bianco,
rimane un
dolce ricordo.
Chissà quanti di voi, hanno una piccola leggenda, racchiusa
nel cuore….