selenevalentina
domenica 14 giugno 2020
Oggi
giornata mondiale del donatore di sangue
DONO D'AMORE
Torna
indietro il pensiero
a un tempo
ormai lontano
quando bimba
felice
in mezzo ai
monti vivevo
e del dolore
ancora
non ero a
conoscenza.
Un giorno
persone
bussarono
alla porta
chiedendo a
mio padre un dono
per un
figlio da salvare.
Tante volte
andò a donare
gocce di
vita colme d'amore.
Nulla
accettava se non
il biglietto
della corriera
che anche
per noi
non ce n'era
da buttare.
Conservo le
sue medaglie.
Sono d'oro
come il suo cuore.
Ho certezza
di una cosa
che sul viso
di chi
la vita
ritrovava
lo stesso sorriso
s’accendeva
che il volto
di mio padre
sempre illuminava.
sabato 16 maggio 2020
giovedì 14 maggio 2020
lunedì 4 maggio 2020
BAGLIORE
Luna che il nome con me condividi
nella tua e mia notte buia
appena ancora
il tuo bagliore percepisco.
E quando la notte lenta scivola
nel chiarore dell’alba che si schiude.
Quando il risveglio con dita leggere
preme sulle ciglia ancora chiuse
e l’ultimo sogno s’allontana adagio
fermato a volte per farne parole.
Parole di gioia e di dolore.
Di un nastro azzurro atteso
e di progetti e speranze future.
Di voci che si perdono
nel nulla
e mai più risentirai.
Parole per persone conosciute
compagne di un tratto di cammino
rimaste ancora accanto
o solo ricordo un po’ sbiadito.
Parole pensate e dimenticate
o fermate sopra un foglio bianco.
Parole dolci che scendono dentro
o amare che graffiano forte.
La vita è fatta di parole
usate in ogni angolo del mondo
ma ora a te amica luna
che il tuo chiarore ancora appena
percepisco
voglio dedicare queste mie parole
che siano nel domani condivise
nella tua e mia notte buia.
venerdì 1 maggio 2020
Auguri di Buon Compleanno a un figlio speciale
Ricordi quel Luglio accanto al lago?
Piccolo scoprivi il mondo e la natura.
Inciampavi nell’erba troppo alta
per andare a cogliere un fiore rosso
e venivi a rifugiarti fra le mie braccia.
Ora non torno più accanto al lago
e tu altri e grandi ne hai conosciuti.
Ma nel ricordo rivedo ancora
le pigre onde sospinte dal vento.
Il fiore rosso fra le manine
e per me resti sempre il mio piccolo tesoro
che profumava di buono e di tanto amore.
martedì 28 aprile 2020
sabato 25 aprile 2020
Miniati Livio di Bardi -
Alpino della Julia 8° Battaglione Tolmezzo
GUERRA
Guardava oltre i vetri della
finestra
un punto lontano, indefinito
mentre la pioggia cominciava
a cadere.
Grosse gocce battevano sui
vetri
poi lente scivolavano giù
Pensò che il cielo pietoso
volesse dividere con lei
il suo immenso, straziante
dolore
e le mandasse quelle lacrime
che lei aveva esaurito.
Continuava a guardare quel
punto
lontano e indefinito
all’orizzonte
ma non lo vide ritornare.
Mai più l’avrebbe visto
la guerra vuole le sue
vittime.
Restò lì, nella stanza ormai
buia
mentre la pioggia, lenta
continuava
a disegnare rivoli sui vetri.
martedì 31 marzo 2020
Foto di
Flavio Nespi
Tempo
Mi sfugge il
tempo dalle mani
come sabbia
che cade
da un
setaccio scosso in fretta.
Poter
ritornare alle sere
dove voci
antiche raccontavano
nelle
lunghe ore di veglia.
Ritornare
col sapere di oggi
per vivere
in modo diverso.
Per non
avere naufragi
e ritrovarti
in balia delle onde
abbandonata
poi solitario relitto
che a fatica
dovrai restaurare.
Dove sono le
fiabe di un tempo
che non ti
parlano di principi diversi
che nella
vita non ti proteggeranno
nella dura
realtà quotidiana.
Raccontiamoci
allora odierne fiabe
dove Persone
combattono sole
Stringendo
forte le mani
perché il
tempo che ancora rimane
scenda
adagio senza graffiare le dita
e dia addio
al nemico invisibile.
martedì 24 marzo 2020
ALBA
Ho vestito di poesia
un’alba immaginata
che colora di rosa
il cielo e il mio viso.
Un dolce alito di vento
sfiora i miei capelli.
Carezza di mano amata.
Profumano le rose del giardino
ma non voglio toccarle
già molte e molte spine
pungono la mia vita.
Il primo raggio di sole
scalda le mie labbra.
Come bacio d’innamorato.
Culla il sogno la mia mente
come onda di mare
che sa donare voglia
di prendere remi e andar lontano
verso un largo calmo.
che l’orizzonte non sia per me
sempre così lontano…
Ho vestito un’alba di poesia
ma il giorno chiama e io lo vivo.
mercoledì 18 marzo 2020
BUOI
Là dove
nella terra affondava il vomere.
Dove lenti
buoi, attraversavano campi
da una voce
e una mano guidati.
Là dove
l'aria di vigna profumava
e di rosso e
ocra, la tavolozza si riempiva.
Dove ultimi
garriti erano un arrivederci ancora.
Dove il tornare
a sera a casa
era
stanchezza e soddisfazione.
Dove nel
cuore, era silente preghiera
di
ringraziamento e aiuto chiesto.
Là dove lo
sguardo, conobbe il mondo
e in fondo
all'animo lo fissò.
Grato il
cammino passato ripercorro
tra ricordi,
sgranati lentamente.
sabato 14 marzo 2020
Foto
di Flavio Nespi
FIORITURA
Vedi
prìmavera negli occhi azzurri, di un bambino
che il mondo
intorno, sta scoprendo.
Avrà colori,
da conoscere ed amare.
Avrà voli,
da seguire con lo sguardo.
Avrà nubi,
da seguire col pensiero
che oltre
l'orizzonte, il vento fa sparire.
Avrà prati
erbosi e fiori da raccogliere.
Avrà
arcobaleni, da fermare in un disegno.
Avrà giochi,
da condividere con compagni.
Avrà sempre
un cane, per imparare fedeltà
E respirare
nei boschi, insieme a lui.
Avrà un
albero, che crescerà nel tempo
per
diventare un segreto confidente.
Avrà una
mano amica, che i passi fermi renderà
per evitare
di cadere e farsi male.
Avrà
ricordi, che la vita farà sopire
aspettando
paziente di farli riaffiorare
Quando gambe
stanche e un bastone avrà.
Sarà allora,
lo sguardo limpido di un bambino
e un
arcobaleno che si specchia nelle pupille
a fare
rivivere ancora, primavera
aspettando insieme nuova fioritura
venerdì 13 marzo 2020
PARMA 2020
Cercata, desiderata, sperata, voluta e avuta… Gioia,
progetti, speranze, aspettative… E ora arriva, LUI… Un nemico che non spara,non
parla, invisibile. Non lo puoi guardare negli occhi. Non puoi gridargli in
faccia, tutto il tuo disprezzo. Lui sa colpire alle spalle e sconfiggerti. Ma
Parma è forte e saprà tenergli testa, ascoltando le regole, che hanno dato. Restiamo
in casa, porte chiuse e se ne andrà sconfitto. Capirà che i parmigiani, alla
sua corona, preferiscono un piatto di, caplètt e l’aria, profumerà di
violette…. Forza PARMA.
PARMA
Nata in altro luogo, poco ti conoscevo.
Non avvezza a traffico e nebbia, ma subito ti ho
amata.
Il sentirmi nullità, di fronte alla Pilotta.
Ilperdersi dello sguardo, negli affreschi del Duomo.
Il ritrovare mesi e stagioni, nel Battistero.
Il sognare una serata, in un palco del Regio.
Piccolo era prima il mio mercato e qui
La Ghiaia, i box, le luci e le vetrine.
quelle voci invitanti, l’allegra confusione.
Il the
sorseggiato nel dehor, del bar in centro.
Le nuove amiche, mai dimenticate.
e le domeniche al Vespa club, ad ascoltare… I Corvi.
Le uscite in bicicletta, a Cavalli o ai Tri Sciochètt
cantando in coro, Ciao Ciao, di Petula Clark.
Ricordi di gioventù, felice e spensierata
racchiusi in un capitolo, da un nastro rosso.
La vita, ancora in altro luogo mi ha portata
ma una piccola radice, è rimasta, fra gli alberi del
Parco
S’abbevera nel laghetto dove un bianco cigno
Con regale eleganza, sull’acqua scivolava.
domenica 8 marzo 2020
8 MARZO
Sono una ragazza
dell’est. Una delle tante ragazze, che sogna un lavoro e una vita migliore in
un altro paese. Sono stata contattata da connazionali, con una promessa di
lavoro in Italia. Aiuto magazziniera in un grande supermercato e un
appartamento con altre ragazze. Che chiedere di più? Una valigia preparata in
fretta e via, con la benedizione di mia madre. Viaggio lungo ma piacevole,
trattata molto gentilmente. All’arrivo, mi accoglie un appartamento ma, non
vedo altre ragazze e aspetto la sera, fiduciosa. Alle prime ore della notte,
ecco prendere piede, il mio incubo. Due uomini, mi obbligano a vestirmi, con
abiti succinti. Mi forzano a salire su un’auto, che parte velocemente e che si
ferma, in una strada un po’ isolata. Passando, con la luce dei fari, scorgo
altre ragazze, ferme sul bordo della strada e il panico comincia a salirmi in
gola. L’auto si ferma e vengo tirata fuori in malo modo… “Fa il tuo dovere e
cerca di guadagnare molto. Torniamo a prenderti noi, prima dell’alba”… Mi
ribello…Non sono venuta qui per questo. Piango, urlo, mi prendo un paio di
schiaffoni. Tento di correre via… vengo ripresa e caricata a forza sull’auto…
Dopo poco, sono di nuovo nell’appartamento. Piango ma mi dico, che forse hanno
capito e che sono salva… Illusione… Mi prendono, mi picchiano, mi spogliano, mi
buttano sul letto e mi violentano a turno… Non ho più la forza, neppure per
piangere e resto rannicchiata sul letto… Nelle orecchie risuonano ancora le
promesse di morte se oserò ribellarmi nuovamente. Ho freddo, tremo battendo i
denti. Li sento nella stanza accanto, che parlano, ridono e mangiano
tranquillamente… Vorrei addormentarmi e morire…
Dite che è un racconto troppo crudo e triste, da postare per
la festa delle donne??? Sì lo capisco, ma anche questa, è la triste realtà,
purtroppo conosciuta. Allora auguriamoci che verrà un giorno, non importa in
quale mese, ma speriamo presto, dove non si possano più sentire storie del
genere.
Un abbraccio a tutte e restiamo unite nella speranza, di riuscire,
seguendo le regole, anche a sconfiggere questo nemico invisibile, che ci fa
paura…. Auguri sinceri
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