selenevalentina

lunedì 16 gennaio 2012

BRACI


Un'ultimo tizzone acceso
resta nel nero camino.
Mani rugose e nodose
con cenere lo ricoprono
sperando che al mattino dopo
abbia ancora un poco di vita.
Fuori la neve cadendo
isola la casa di pietre
al limitare del ceduo bosco.
Sveglia la donna il compagno
addormentato sulla panca di legno.
Altre braci hanno scaldato
il letto che ora li attende.
Braci effimere come vite datate.
Sale al cielo una muta preghiera
perché il domani già prossimo
insieme al rosso tizzone
altra vita conceda anche a loro.

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