selenevalentina

domenica 15 settembre 2019

SORGENTE Era nata lì, nella piccola casa accanto, zampillio di sorgente. Il mormorio, cullava i sogni. Il Gorgolio, era l’alba curiosa. S’abbeverava di rinnovata freschezza intrisa di incognite profonde. Scivolava nel continuo fluire il giovane pensiero errabondo. Non era confine la foce l’orizzonte, era in lontananza. Se ne è andata un giorno, creduto felice dove il rumore irrompeva nei sogni e l’alba si frangeva, contro cemento. Tornava a volte a dissetarsi per deporre fiori alla memoria ma la vita, non dava scelta. Sono passati anni, forse troppi e l’ultimo foglio, si è staccato. Si è librata leggera nell’aria alla ricerca, del luogo amato dove il zampillare era musica. Ha messo ali di farfalla e su fiore s’abbevera in una goccia di sorgente che come madre, in grembo, la culla.

lunedì 2 settembre 2019


  PICCOLA ORVIETO

 

Dolcemente sale la strada

e ad ogni curva

di nuovo e vario paesaggio

s’inebria il mio sguardo.

All’improvviso là sulla rupe

appari tu, Contile.

La felicità l’animo mio invade.

Quella felicità delle valli natie

dei luoghi d’infanzia.

Ma altra felicità, altra rupe

insieme si confondono.

E la mente ritorna

al lungo nastro d’asfalto

che corre verso la città eterna

e che io giovane sposa percorrevo.

La prima anelata notte

fu quella rupe che Orvieto

d’oro vestita ospitò.

Orvieto che in un complice

struggente abbraccio

accolse il mio trepido amore.

Ed ora anche tu mi accogli

e magico a me diventi.

Così nel segreto dei miei sogni

piccola Orvieto….

ti voglio chiamare.

Valentina Selene Medici