selenevalentina
venerdì 31 gennaio 2020
Foto di Flavio Nespi
FEBBRAIO
Va a ritroso a passi lenti
in quella che chiamano, memoria del tempo
a ricercare coriandoli multicolori
dispersi nell’aria dal vento ingrato.
Come momenti non più ritrovati, annullati
chissà perché. Forse paura bambina
di incogniti visi, di risate piene
nascoste da maschere strane a deformare voci.
Da mani a dare carezze sul viso
rigato da lacrime non comprese.
Ferma il passo del ritroso. Meglio
lasciarlo nell’oblio silenzioso.
Meglio ora, il presente adulto e compreso.
Ora che bianchi coriandoli scendono
Danzando su note di pentagramma
Che di lacrime non bagnano viso.
Portano solo sorriso di ricordo bambino.
giovedì 30 gennaio 2020
Foto di
Flavio Nespi
VENTO
Sta zitto
vento! Ti Prego
Ossessivo,
hai sferzato a lungo
alberi,
tegole e imposte.
Hai spezzato
rami giovani e vecchi
inconsapevoli
e innocenti.
Non leggero
soffio flautato
che
invitante accompagna sonni.
Hai urlato
rabbia compatta, repressa.
Contro chi e
perché?
Non so dare
risposta.
Come una
tempesta improvvisa
che la vita
sconvolge.
Che ancora
una volta
mette a
prova la forza
e ancora non
trovi risposte.
Chetati ora.
Ti prego!
Chiudi gli
occhi e riposa
che
l'intorno trovi pace.
Che i rami
lunghi e fermi
si
protendano nell'azzurro
e possano
sorreggere
nuove gemme,
curiose di vita.
Che lui
possa volare libero
e posarsi a
cantare primavera.
lunedì 27 gennaio 2020
Foto di Flavio Nespi
GIORNATA DELLA MEMORIA
MEMORIA
E’ quando la sera muore nei rossi tramonti
e attende l’attimo fugace
quando il sole riappare per un ultimo
bacio
che la memoria punge l’animo.
Era freddo nel campo di prigionia
e lei da bambina donna diventava.
Anche il gelido sguardo in una
divisa nemica
s’avvedeva e la penetrava.
Furono pianti preghiere e suppliche
inascoltate.
e odiava con lui il suo diventare donna.
Inaridita l’anima senza speranza
quasi a desiderare quel forno sempre
acceso.
Poi un mattino divisa amica aprì il
cancello.
Libera ma senza meta il pensiero
Inconsciamente nascondeva la femminilità
Un giorno in uno sguardo pulito si
tuffò
e comprese che meraviglioso può essere
vivere.
Ha sopito l’odio per non essere uguale ai
gelidi occhi
e quando la sera muore nel rosso tramonto
tacita il pensiero pungente
easpetta quell’ultimo bacio del
sole.
venerdì 24 gennaio 2020
giovedì 23 gennaio 2020
mercoledì 22 gennaio 2020
domenica 19 gennaio 2020
A PULENTA TIRA'
A mamma a
destendiva a pulenta
in simma a u
tavurén
condì con u
sugu de salamén.
"Sa
fijò a lavase el man."
E a nonna a
spetava con u sugaman.
U nonnu e u
papà affamà
j
erena zamò pronti per mangià
doppu che j
avena passà
tutta a giurnà
a lavurà.
In signu de
cruse, in grazie a u Signure
per a bonna
senna
e a man
pronta in simma alla fursénna.
In bel
bucòn, in gussu de ven
e in biceru
de latte per i fiurén.
Passa cuséi
a seira in allegria
Intantu che
in cielu
Lonna e
stelle i se fan compagnia.
Doppu ina
bonna notte bisbiglià
ina caressa,
in basén e in'urasion
e j angeli i
ghe destendivena sure
j are a
prutesion
LA POLENTA
TIRATA
La mamma
stendeva la polenta sul tagliere
condita con
il sugo di salamino.
"Su
bambini a lavarsi le mani."
E la nonna
aspettava con l'asciugamano.
Il nonno e
il papà affamati
erano già
pronti per mangiare
dopo che
avevano passato tutta la giornata a lavorare.
Un segno di
croce, un grazie al Signore
per la buona
cena
e la mano
pronta sulla forchetta.
Un bel
boccone, un goccio di vino
e un
bicchiere di latte per i bambini.
Passa così
la sera in allegria
Intanto che
in cielo
Luna e
stelle si fanno compagnia.
Dopo una
buona notte bisbigliata
una carezza,
un bacio e un'orazione
e gli angeli
vi stendevano sopra
le ali a
protezione.
VSM
sabato 11 gennaio 2020
Foto di Flavio Nespi
PLENILUNIO
Si è liberato stanotte il pensiero
da briglie costrittrici
e leggero nel plenilunio se ne va.
A cercare cosa a cercare chi?
Forse quella luce che il giorno
avaro più non concede.
Forse quelle sponde erbose
da gialle primule punteggiate.
Forse quel sentiero che erto
fatica non portava.
Forse quella Croce di ferro
che in alto la benediceva.
E spera che quella croce che a volte
sulle deboli spalle pesa
sia nel suo domani più leggera.
venerdì 3 gennaio 2020
Foto di Flavio Nespi
GENNAIO
“sono capitano di un veliero, che non conosce mare”
Parole musicali escono dalla radio accesa.
E lei piccolo veliero senza timone
più non è capitano, in balia ora
delle alte onde del destino.
Immagini scorrono nella mente
di quando la terra di colori sgargianti si vestiva.
DiGennaio tutto bianco di sposa
che lei mai, ha potuto essere.
Di lotte contro fantasmi improvvisi
che giravano intorno frusciando
nelle ore delle sue notti insonni.
Note musicali, ancora nella stanza.
ma tu amica mia, più non danzi sulle onde
troppo stanche le braccia, per reggere il timone.
Lo sguardo in nuova immagine si tuffa.
Sorriso lieve ora e l’animo s’acquieta.
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