selenevalentina

venerdì 18 novembre 2016


Disegno di Flavio Nespi

Paura
Quella che ti prende, ti preme, ti schiaccia, ti soffoca, ti attanaglia e ti sembra di non trovare soluzione. Lei che appare, quando la tempesta d’improvviso si abbatte a sconvolgere la vita. Troppo grande e non  eri preparata. Ma forse qualcuno lo è? Annaspi in cerca di ossigeno, di parole, che sfuggono e più non trovi o forse, neppure cerchi.
Paura
Quando la brezza lieve, smuove appena la tenda leggera, della finestra socchiusa. Ma ora cos’è quel lampo improvviso? Quello schianto, che tutto fa tremare? Un vento rabbioso, spalanca i vetri. La pioggia è scroscio. Grandine pesante. Trema l’albero. La furia lo scuote, lo attorciglia e lo spezza. Era il tuo albero e fa male il cuore, come viva ferita.
Paura
Quando al mattino, con occhi chiusi, ascolti il traffico fuori. Lo trasformi, nel rumore del carro di Pegaso, che porta il primo raggio di sole. Adagio apri gli occhi sperando, di poterlo ancora scorgere. Sarà per oggi, per domani, per un anno o molti di più? Non hai risposte, ma oggi ti appaghi.
Paura
Negli occhi di un bambino, che vede un passero, poggiarsi su un fuscello sottile, contorto. Si spezza sotto al pur leggero peso, ma il passero ha ali e vola lontano. Respira il bimbo e sorride felice.
Paura
Il passero ha ali.
Ecco, poter mettere ali alla paura e vederla volare lontano. Utopia, ma nel pensiero, resta quel sorriso fanciullo.
E se queste ali, fossero racchiuse in un sorriso, di chi ti sta accanto?

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