Disegno di Flavio Nespi
Paura
Quella che ti prende, ti preme, ti schiaccia, ti soffoca, ti
attanaglia e ti sembra di non trovare soluzione. Lei che appare, quando la
tempesta d’improvviso si abbatte a sconvolgere la vita. Troppo grande e
non eri preparata. Ma forse qualcuno lo
è? Annaspi in cerca di ossigeno, di parole, che sfuggono e più non trovi o
forse, neppure cerchi.
Paura
Quando la brezza lieve, smuove appena la tenda leggera,
della finestra socchiusa. Ma ora cos’è quel lampo improvviso? Quello schianto,
che tutto fa tremare? Un vento rabbioso, spalanca i vetri. La pioggia è
scroscio. Grandine pesante. Trema l’albero. La furia lo scuote, lo attorciglia
e lo spezza. Era il tuo albero e fa male il cuore, come viva ferita.
Paura
Quando al mattino, con occhi chiusi, ascolti il traffico
fuori. Lo trasformi, nel rumore del carro di Pegaso, che porta il primo raggio
di sole. Adagio apri gli occhi sperando, di poterlo ancora scorgere. Sarà per
oggi, per domani, per un anno o molti di più? Non hai risposte, ma oggi ti
appaghi.
Paura
Negli occhi di un bambino, che vede un passero, poggiarsi su
un fuscello sottile, contorto. Si spezza sotto al pur leggero peso, ma il
passero ha ali e vola lontano. Respira il bimbo e sorride felice.
Paura
Il passero ha ali.
Ecco, poter mettere ali alla paura e vederla volare lontano.
Utopia, ma nel pensiero, resta quel sorriso fanciullo.
E se queste ali, fossero racchiuse in un sorriso, di chi ti
sta accanto?
Nessun commento:
Posta un commento