Disegno di Flavio Nespi
LA DANZATRICE
Sul palco, lontano, irragiungibile.
La segue il pensiero desideroso
di amalgamarsi, fondersi con lei.
Dolci, languidi i movimenti.
Piroetta e ansima la mente.
La segue nelle corse sulle punte.
Il calore sale fino al volto.
Si alza, si china, si libra
come volo di angelo o farfalla.
Leggera, sinuosa lei, ma il pensiero
tende membra e le stanca.
Scende adagio ora
braccio teso che s’abbandona
sul palco giace immobile.
Urla silenziosa la mente
“Ti prego! non morire cigno!”
Cala il sipario e resta solo.
riappare luminosa
ad accogliere applausi e fiori
Uno dei suoi ne raccoglie
lo sfiora con le labbra e sorride.
Appagato… esce nella notte.
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