LUGLIO
C’è un quadro naif, in
salotto
di un autore, senza
molte pretese.
A lei piace perché le
ricorda
la sagra di quando era
al paese.
La chiesa e intorno le
case
sullo sfondo i monti a
far da corona.
Uomini e donne, con gli
abiti della festa
da riporre presto, per
non sporcarli.
Il pranzo, diverso in
ogni casa
che la ricchezza, non fa
mai parti uguali
ma c’era calore,
rispetto e condivisione.
Un semplice brodo e
pasta grattugiata
una bella ciambella con
dentro l’uvetta
rendeva già, il pranzo
speciale.
C’è un po’ di tristezza
e gli anni son tanti.
Si alza e bussa alla
porta di fronte
le apre
un’anziana, che vive da sola.
Speranzosa le propone,
il semplice menù.
Insieme ridendo si
avviano, verso la cucina
in città, oggi è giorno
di sagra.
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