3° Anniversario
DACCA
Ero figlio di un sogno, di un amore.
Crescevo sicuro,in un dolce grembo.
Mi cullava, il cuore della mamma.
Ogni battito era un “Ti amo”.
D’improvviso, è diventato lento. Si è spento.
Avevo tanto freddo e mi sono addormentato.
Ero in braccio alla mamma, ora e c’era luce.
Mi sembrava triste ma, mi stringeva forte
E questo mi bastava, mi dava sicurezza.
Non sapevo che la vita fosse questa
Molto diversa me la ero immaginata.
Ma, che ne può sapere un bimbo innocente
A cui, è stato impedito di nascere ?
Riflessioni di Valcenina
La guerra mi sta raccontando
di troppi innocenti partiti
che mai hanno fatto ritorno.
Non hanno occhi le bombe
non sanno, chi colpiscono al buio.
Quante madri senza respiro
e bambini a cui manca una gamba
piangono sull’ultima foto.
Innata violenza nell’uomo
assetato di grandi conquiste?
E qualcuno nega la storia
che è scritta nei libri di scuola
Non esiste una guerra santa
anche se in nome di un Dio.
PACE, è una piccola breve parola
che si dice in un battito d’ali.
Dolce pronunciata dai bimbi
Che sorridendo, chiamano mamma.
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