selenevalentina

mercoledì 12 dicembre 2012

IL MENDICANTE ( racconto filoss)


Maria era una donna poco più che trentenne. Viveva in un piccolo paese di montagna, dove il panorama era meraviglioso e l'aria sana ma questo, non compensava la miseria lasciata dalla guerra, Ed era stata proprio la guerra a toglierle per sempre il marito. Ed inoltre per colpa di una bomba scoppiatale vicino, aveva avuto un gravissimo danno ad una gamba, che la costringeva a muoversi sempre con un bastone. Aveva tre figli in età scolare e lei cercava di mantenerli nel migliore dei modi, lavorando, con grande fatica, la poca terra di sua proprietà e con le due mucche assicurava la colazione e spesso anche la cena, con zuppe di latte fresco, pane fatto in casa su cui stendeva burro, anche questo fatto da lei e marmellata, preparata con la frutta di due alberi che aveva nell'orto. E proprio questo era un'altra costante fonte di nutrimento. Il resto del latte, non utilizzato veniva raccolto giornalmente dal cascinaio, in modo da poter aver anche qualche soldo perché, la pensione di guerra del marito e la sua invalidità erano ben poca cosa. Si stava avvicinando il Santo Natale e lei, di nascosto, aveva preparato, come regalo per i figli, tre maglioni caldi e colorati. Non poteva fare di più ma i suoi figli non si lamentavano mai ed erano sempre sereni, Perché comprendevano le fatiche della mamma e si adoperavano come meglio potevano per aiutarla. Quella sera però erano tutti e tre a letto con la febbre e lei seduta a rammendare calze e pantaloni, accanto al camino, pregava in silenzio, Colei di cui portava il nome, perché li facesse guarire in fretta. Pensava che per il giorno di Natale, avrebbe preparato un ciambellone e al centro, nel buco lasciato dalla scodella messa durante la cottura, avrebbe posto alcuni cioccolatini, che le aveva regalato la bottegaia e già pregustava la gioia negli occhi dei suoi bambini. Fuori soffiava un vento fortissimo, che faceva montagnole con la neve che cadeva abbondante. Sentì bussare e chiedendosi chi poteva essere a quell’ora e con un tempo simile, andò ad aprire. Si trovò davanti un povero mendicante, che le chiedeva la carità di un pezzo di pane. Aveva indosso un mantello vecchio e strappato e scarpe rotte che gli lasciavano i piedi scoperti. Lo fece entrare, lo fece sedere accanto al camino acceso e lo rifocillò con un piatto di minestra calda, una fetta di pane e un bicchiere di vino. Il mendicante non smetteva di ringraziare e lei dopo avergli dato degli stivali e dei vestiti del marito defunto, gli disse, che avrebbe potuto dormire al caldo della stalla, dove c’era anche un bel mucchio di paglia asciutta e pulita. Il Mattino dopo, Maria si alzò presto, come di consueto e con grande gioia, trovò i figli sfebbrati, svelti e già vestiti perché non volevano perdere l’ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie. Andò nella stalla, per dire al suo ospite di andare in casa dove lo aspettava una scodella di zuppa calda e per mungere prima dell’arrivo del cascinaio, che se non trovava il latte già nel bidone sotto al portico accanto alla casa, cominciava a bestemmiare dicendo che lui non aveva tempo da perdere. Con sorpresa vide che non c’era presenza del mendicante però, la stalla era pulita, il latte munto già nel bidone e sulla paglia vi erano i vestiti rotti e un’immagine della Madonna con il Bambino in braccio. Pensò fosse opera dello sconosciuto e pregò Dio perché proteggesse tutti i viandanti. Si accinse quindi a portare fuori il bidone del latte ben chiuso e si accorse che si stava muovendo bene e in fretta senza l’aiuto del bastone. Si sentì pervadere da un’immensa gioia ma giunta sotto al portico, si sedette su un gradino perché temeva di svenire per una cosa così grande, improvvisa e per lei misteriosa. Era sicura di non sognare perché il camion del cascinaio si stava avvicinando, suonando il clacson come sempre. Si alzò e piangendo corse incontro all’uomo, che nel frattempo era sceso dalla cabina del mezzo. Continuando a pianger gli raccontò quanto le era accaduto, saltellando e piroettando in mezzo alla neve per convincerlo e convincersi, che la cosa fosse vera. L’uomo dopo averla ascoltata e guardata incredulo, improvvisamente si tolse il cappello, si fece il Segno di Croce e cominciò a pregare stupito che le parole, che credeva di aver dimenticato, uscissero con così grande facilità dalle sue labbra. Un raggio di sole bucò per un istante una nube e la neve sembrò un tappeto di diamanti.

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