selenevalentina

lunedì 26 agosto 2013

ALBERO (Per Flavio)






Profonde erano le radici
e il tronco forte e robusto.
Cresciuto nella Val Ceno
aveva imparato a sfidare
venti forti e intemperie
guardato albe e tramonti.
Ascoltato bimbi giocare
e cinguettii di passeri e rondini.
Aveva seguito confidenze
di chi accanto si sedeva.
Cercando di asciugare lacrime
con un sommesso fruscìo
per qualche inatteso dolore
se la vita presentava un conto
Quante volte appoggiato a lui
pensavi potesse sconfiggere
il tempo, che inesorabile passa.
Ma le radici s'indeboliscono
il tronco perde la forza
e se una dolorosa notte
il vento si fa tempesta
spezza quell'albero amato.
Senti che non eri pronto
e il cuore si fa pesante.
So che quel cuore è grande.
So, che ancora saprà ascoltare
quel leggero fruscio di foglie
che sommesse gli parleranno.
Un albero amato non muore
nei ricordi continua la vita
perché linfa diventa il pensiero.

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