selenevalentina

venerdì 6 giugno 2014

Verbena



Giocare… Li sente in lontananza Verbena, quelle voci di bimbi, che stanno giocando, nel parco vicino Giocare… giocare… Quanto si era divertita da bambina, con le amichette… Bambole, pentolini, corse in bicicletta. Quando poi, aveva cominciato a frequentare le scuole medie, un altro gioco, era entrato nella sua vita e se ne era innamorata… Il Basket, le aveva fatto compagnia, per molti anni. Quando la palla entrava nel cesto, le sembrava, che le braccia diventassero ali. La facevano sentire leggera, leggera… Le braccia… quelle braccia, ora inservibili… Che cambiavano posizione, solo quando qualcuno, lo faceva per lei. Carla, le ripeteva in continuazione, che doveva avere speranza e fiducia nel futuro e nella scienza. Già la scienza… E perché non provare a dare un aiuto a questa benedetta scienza… Aveva sempre sentito dire, che a volte la volontà, fa fare progressi… E poi esistevano i neuroni specchio… Ecco… doveva trovare in internet, un programma, dove insegnavano movimenti di ginnastica, oppure guardare partite di basket e concentrarsi al massimo… Magari non sarebbe servito ma, avrebbe tenuto il cervello attivo. Doveva farlo, diverse volte al giorno… Sì… doveva giocare con la mente… Ecco, la decisione era presa… “Forza Verbena” si dice… fai vedere, quanti canestri riesci a fare…

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