Piaceva alla bambina, la posizione della vecchia casa dove
abitava. Il panorama si apriva sull’ampia valle, sulla corona dei monti e sul
castello, possente, maestoso, che la faceva sognare. Una leggenda narrava, che
intorno alla casa, in alcune notti, si poteva vedere un bellissimo cavallo che
galoppava. Non lo aveva mai ne visto, ne sentito ma, la curiosità era grande.
Una sera d’estate sdraiata nel prato, per controllare se le stelle dell’orsa
maggiore, erano tutte accese, se lo trovò di fianco. Ne fu stupita ma, non
spaventata. La invitava a salire in groppa e lei si ritrovò abbracciata al suo
collo, con una guancia affondata nella criniera. Non aveva ali, il cavallo,
galoppava libero nell’aria. Superò il castello, i monti, il fiume e si fermò
davanti al mare, che lei non conosceva. Ne aspirò il profumo, ascoltò il rumore delle onde, che si frangevano
contro la falesia. Voleva raccogliere una conchiglia ma, la mano della madre la
scosse per invitarla ad andare a letto? Sogno? Realtà? Si tenne il segreto nel
cuore e il giorno dopo scrisse dei pensieri in un quaderno. Il tempo poi, la
portò in città. Vita diversa, amicizie, divertimento, novità in ogni via e il
cavallo scomparve. Si ritrovò poi donna e madre impegnata. Un giorno la vita,
cominciò ad accorciarle, sempre più, l’orizzonte. Una notte insonne, le
ritornò, il ricordo di quel destriero. Piangendo in silenzio, lo pregò di
essere ancora la sua guida. Arrivò velocemente e lei felice, affondò di nuovo
il viso nella criniera. Da allora non si sono più lasciati e nelle notti
insonni, basta un pensiero, per galoppare via.
Non vi ho detto il nome di questo mio amico…. Io lo chiamo… .Fantasia….
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