PICCOLA ORVIETO
Dolcemente sale la strada
e ad ogni curva
di nuovo e vario paesaggio
s’inebria il mio sguardo.
All’improvviso là sulla rupe
appari tu, Contile.
La felicità l’animo mio invade.
Quella felicità delle valli natie
dei luoghi d’infanzia.
Ma altra felicità, altra rupe
insieme si confondono.
E la mente ritorna
al lungo nastro d’asfalto
che corre verso la città eterna
e che io giovane sposa percorrevo.
La prima anelata notte
fu quella rupe che Orvieto
d’oro vestita ospitò.
Orvieto che in un complice
struggente abbraccio
accolse il mio trepido amore.
Ed ora anche tu mi accogli
e magico a me diventi.
Così nel segreto dei miei sogni
piccola Orvieto….
ti voglio chiamare.
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