selenevalentina

venerdì 10 gennaio 2014

UN ORATORIO

Siedo di fronte ad un piccolo oratorio, incastonato tra il verde incolto. Tengo fra le mani il quadernetto, che raccoglie i pensieri dei passanti. Ascolto il continuo mutare dei battiti del mio cuore. L’alternarsi delle emozioni, mentre attenta leggo frasi scritte da mani, che mai conoscerò.
Parole sorridenti per grazie ricevute. Grida d’aiuto invocato per il bene della persona cara. Per poter superare una sorte avversa, che d’improvviso ha sconvolto la vita. Su una parete imbiancata di fresco, un luminoso dipinto della Natività. Un cespuglio di rose profuma l’aria e su una mensola un cero acceso da poco. Non guarda la Vergine Madre gli errori sfuggiti alla penna. Vede solo la grande fede di chi ringrazia o chiede attenzione. Scorre veloce il traffico sulla strada che passa vicino. Ecco un’auto si ferma. Una copia con bimbi, ne scende. Si avvicinano, camminando adagio facendosi il Segno di Croce. Porgo il quaderno. M’allontano per non turbare con la mia presenza,
quell’intimo attimo di raccoglimento.



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