Foto di Tiziana Mercanzin
PAPAVERI
Era Maggio… lo ricorda bene… Anche se di calendari, ne ha
sfogliati e gettati molti. La primavera già aveva rinverdito prati e dossi. I
chicchi nelle spighe di grano, stavano crescendo, maturando come il corpo di
una giovane donna… Come il suo corpo. Qua e là rossi papaveri, facevano sfoggio
di grandi petali… Rossi, sì, come il rossetto, che quel giorno aveva messo.
Colore ardente, invito a baci altrettanto ardenti. Il vento sussurrava parole
alle spighe, cullandole, facendole ondeggiare adagio. Parole anche a lei
sussurrate, che cullavano sogni e desideri. Era bello abbandonarsi, sull’onda
di un…Ti Amo… Il destino, sembrava già scritto, nel libro della vita. Si tenta
di leggerlo ma, non è facile… alcune frasi rimangono incomprensibili… Solo il
domani rivelerà lo scritto… Era Maggio…. Il 22 Maggio… Lo ricorda bene… Gli
amori, pòssono essere come i papaveri… Nascono, crescono e muoiono… Ma qualcuno
con radici profonde, Sfidando le stagioni, continua a fiorire.
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