selenevalentina

giovedì 29 gennaio 2015


 

 

 

 

CASALE

E'notte...

Si desta l'assopito pensiero.

Ritorna al vissuto di ieri.

Faticoso rintracciare il sentiero,

fra sterpaglie e rovi pungenti.

Alberi, che incrociano rami

nascondono a tratti, il cielo.

Pratoline, tarassaco e malva

occhieggiando a tratti qua e là

disegnano, chiazze variate.

Ansimante il respiro, quasi s'arresta

di fronte al vecchio casale.

Bocca vuota, muta, sdentata.

Ragnatele, con trame e orditi

fanno occhi ventesimisti.

Embrici, sbocconcellate dal tempo

ricoperte da muschio invadente.

Un melo contorto, che più frutti non da

s'ostina a vegliare sul nulla.

Una lepre, stupitasi ferma

Mi guarda e poi fugge via

Spaventata, da insolita presenza.

Nella conca più in basso

accovacciato, c'è ancora il laghetto

abbeverato, da un rivolo lento.

Ancora c'è vita. Un guizzo qua e la.

Nessuno prepara più l'amo

per avere una cena diversa.

Chiudo gli occhi. Non esiste pulsante,

per cancellare nella mente, la foto.

Resta fissa, nelle retine tristi.

E' notte...

S'assopisce il pensiero

cercando nel sonno, l'oblio.

 

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