selenevalentina

sabato 31 gennaio 2015


 

 

SENTIERO

 

Me lo ricordo sai, quel sentiero

dove la salita ho cominciato

senza nessuno

che per mano mi tenesse.

Lo sguardo spinto intorno

nel mio breve orizzonte

per imprimere cose, da conservare.

Per imprevisti sassi, sono caduta

trovando la forza per rialzarmi.

A volte giacevo, troppo ferita

la mente vuota, senza illusioni.

Avrei voluto

che la polvere mi ricoprisse

per più non dovere

aggiungere altri passi.

Poi, forse una voce, un fiore, ilvento

ripuliva la mente e mi tiravo su.

Se l'orizzonte, più breve diveniva

la fantasia, spingevo lontano.

Sembrava s'aprisse

allora la mia mente

appagando di nuovo, il mio oltre.

Non so, quanti e quali sassi, incontrerò.

Non so se cadrò o se ritrovate forze

passo dopo passo, mi sosterranno.

Se non avrò mani, dove aggrapparmi

una con l'altra, le mie stringerò

fino a quando, il già scritto, durerà.

 

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