BAMBOLE
Era una giornata strana. Una di quelle, dove non va bene
niente. Uggiosa, come cantava Battisti. Una di quelle giornate dove, ti brucia
una lampadina. Dove ti accorgi, che ieri non hai comperato, la cosa che ti
servirebbe ora. Dove entri in una stanza e non ricordi cosa sei andata a fare.
Dove nel momento meno opportuno, suona il telefono e dall’altra parte, senti
una voce, che ti vuole vendere un aspirapolvere. Avete presente quando vorreste
chiudere tutto e tornare a letto? Poi ecco, qualcuno porta lei, vinta in una
lotteria, con i baci Perugina. Le bambole, hanno il potere di fare sorridere e
di intenerire. La guardi, la prendi in mano, la accarezzi, la baci, le metti a
posto il vestitino e la stringi sul petto. Ascolti il tuo cuore che accelera i
battiti e ti sembra, che nella stanza, sia entrato un raggio di sole. La guardi
e la riguardi e pensi che le devi dare un nome. Ed eccolo, il nome che ti
sembra più adatto. La chiamerai SUNSHINE. Ancora dopo tanti anni, la chiami
ancora, con questo nome. Non vi sembra bello?
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