31 DICEMBRE 2004
sono soltanto un vecchio
in una Casa di Riposo.
Ho i capelli bianchi
mi tremano le mani
e il cuore mi fa capire
che ormai è molto stanco.
Ho bisogno di tutto
ma qui non me lo fanno pesare.
S’avvicina la mezzanotte
e dovrei essere felice.
S’avvicina la mezzanotte
un altro anno finisce.
Abbiamo già brindato
con volontari e operatori
abbiamo già brindato
col panettone e un goccio di vino.
Sono nel letto con le sponde alzate
e chiudo gli occhi nella luce blu.
Ma cominciano già gli spari
mortaretti, bombe e fuochi d’artificio
che ogni anno diventano
sempre più potenti.
Tremano i vetri insieme
al mio cuore stanco
e ad altri spari allora
la memoria lenta si sovrappone.
Mi rivedo al buio, nella trincea gelata
ad ascoltare i gemiti
degli amici ormai morenti
e penso a paesi lontani
che il mare ha sovrastato.
Non voglio fare polemiche
e poi non sarei ascoltato.
Capisco canti, musica e balli
brindisi, abbracci e scambi di doni
perché diventano simbolo
di pace e di allegria…..
Ma gli spari nella mia mente
portano solo malinconia.
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