HAIKU 2
Respira lieve
luna, per non destare
le discordanze.
Rossi bargigli
di chicchirichì fanno
lieti cortili
Fare tuffi di
ricordanze ti fanno
bene al cuore.
Eppure eri
solo ieri, mamma e
è già passato.
Sigilleranno
ciglia, sogni da menti
desiderati.
Bambolina di
pezza , custode di
tempo passato.
Finch’è io resto
accanto alla culla
dolce è vegliare.
Passi felpati
di un saio consunto
nel monastero.
Salmodiar lodi
a voce alta nella
fresca penombra.
cinge il cielo
come sciarpa di seta
l’arcobaleno.
Muover leggero
di pecore nel prato
come nuvole.
Sento la sera
stormire di foglie secche.
Ed è Autunno.
Frangere d’onde
contro succubi scogli.
Lenta risacca.
Langue il sole
dietro nuvole scure.
Giunge la notte.
Languono fiori
nei prati essiccati.
Vite spezzate.
Amica cara
scorrono parallele
le nostre vite.
M’incontro con Dio
nella pace silente
della chiesetta.
L’inverno preme
ricamando con trine
rami spogliati.
Lacrima cielo
su bianchi cimiteri
pioggia d’amore.
Tra verdi foglie
s’intravedono nidi
colmi di vita.
Gorgheggiar lieto
di gialli canarini
dietro le sbarre.
Attraverso le
parole scopre il mondo
il nonvedente.
Imposte chiuse
d’abbandonate case
lava la pioggia.
Rose di Siria
profumano giardini
di bianche case.
Salir di bruma
fra contorti ulivi.
Terre liguri.
Pregano bimbi.
Cuore innocenti e
anime pure.
Sta il pescator
su scogli a fissar chi
gli fu amico.
Morir di fame.
Ed ora sprecati cibi
nei cassonetti.
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