selenevalentina

lunedì 14 ottobre 2013

LA FALCE


La scodella svuotata in fretta
che il campo non può aspettare.
Cote e corno agganciato in vita
sulla spalla lei, che al primo sole brilla.
Un ampio gesto, un altro, un altro ancora
e l'erba, al destino s'abbandona.
Passa a tratti, il braccio sulla fronte
il sudore abbondante, gli occhi fa bruciare.
A metà mattina, puntuale giunge lei
col mezzo vino, che disseta e lo rinfranca.
A fianco un bimbo che già collauda i passi
Appoggia il ferro a lato, fra le braccia lo solleva
indicando il lavoro, che dal padre è stato fatto.
Pregando in silenzio, che per lui ci sia di meglio.
Ora è sola, appesa al muro, niente campi da falciare.
Vede solo l'abbandono, che su tutto ormai si posa.
Ma, se per un breve sfalcio, la richiama una mano amica
felice rinvigorisce e, al sole brilla ancora.

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