selenevalentina

giovedì 27 ottobre 2011

SULLA VETTA DEL PELPI

Distesa sul prato
con rada erba d’altura
sentivo il calore della terra
abbracciare il mio corpo.
Il vento, impertinente
mi donava le sue carezze
ora dolci, ora irruenti
sussurrandomi complice
misteriose parole
regalandomi profumi lontani.
Poi svelto se ne andava
a rincorrere nuvole bianche.
D’improvviso tornò
sospingendo batuffoli soffici
quasi un invito a farmene
impalpabile coltre.
Il mio cuore anelò
il fermarsi del tempo
ma il rosso bagliore
che già pensava al riposo
mi convinse al ritorno.
Non mi voltai mai
neppure una volta
per non mutare il ricordo
ma mentre scendevo
il ripido sentiero
piangevo, lacrime mentali.

Nessun commento:

Posta un commento