selenevalentina

lunedì 16 settembre 2013

MIGRANTI

Passavano dietro casa
i fili della luce
e su loro si fermava

lo sguardo della piccola bimba.
Non capiva quel raduno
l'una stretta all'altra
e l'insieme del partire
garrendo verso sud.
Migranti
qualcuno le aveva spiegato
che vanno, a cercare il caldo
nell'Africa lontana.
Migranti come i vicini
partiti per il Venezuela?
Come il cugino Pino
nelle miniere del Belgio?
Come la zia Pierina
a servizio vicino a Cardiff?
Migranti come il padre
della sua mica Luisa
che faceva il muratore
in un paese della Francia?
Era brutto non avere il papà
ad ascoltarti, a raccontare fiabe.
Un giorno l'ha vista partire
stringendo la mano della mamma. 
Non l'ha più vista tornare
ma sapeva che era, con il suo papà. 
Migranti, che a volte tornavano
con qualche soldo da spendere.
Migranti, che s'ammalavano
nelle fauci di una buia miniera.
Imparava nomi sconosciuti
la bimba, che amava le rondini
e li cercava sulla cartina
per sentirsi un poco vicino. 
Migranti
di ieri, di oggi, di domani
che nel mondo ancora andranno
a ricercare un luogo... Caldo...





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