selenevalentina

venerdì 25 marzo 2011

RIFLESSIONI DI UN BAMBINO

Sono un bambino lasciato da solo
davanti al televisore.
Ho in mano il telecomando
e faccio zapping come fanno i grandi.
Qui danno un film
e mi fermo a guardare
ma sparano tutti e la gente muore.
“ E’ solo per finta “.
Mi ha spiegato un giorno il mio papà.
Ma a me fa paura e cambio canale.
Due robot giapponesi
si stanno combattendo
lanciano fiamme e lame rotanti,
bruciano case che cadono giù.
“ Sono solo dei disegni. “.
Mi ha spiegato un giorno il mio papà.
Ma io non vorrei
che la mia casa bruciasse
premo un pulsante e cambio canale.
Il Telegiornale,
“ E’ molto istruttivo" Dicono i grandi
e mi fermo a guardare.
Continuano le guerre in mezzo mondo
ci sono i cannoni e piovono bombe.
I bimbi muoiono dentro alle scuole
senza neppure sapere il perché.
Sarà istruttivo non lo voglio negare
ma io preferisco andare a giocare.
Prenderò i miei colori, disegnerò un ponte,
gli farò attraversare il mondo intero
un mondo di pace,senza cannoni
e dove a scuola si va per imparare.
Il televisore,lo lascio ai grandi
io preferisco fare il bambino.

1 commento:

  1. Il mondo dell’infanzia… come fonte d’ispirazione per Valentina. In questa lirica si mette… al livello dei bambini e "ascolta" le risposte dei grandi: “E’ solo per finta! Sono solo dei disegni! E’ molto istruttivo…”. Tutte risposte evasive, ambigue, non soddisfacenti per i piccoli, che, naturalmente, preferiscono “andare a giocare” e lasciare agli adulti ciò di cui non riescono a percepire un perché.
    Grazie, Valentina, ancora una volta sei riuscita a comunicare… ai grandi… una “verità” che solo i piccoli conoscono! E la poesia, la tua poesia, si rivela per noi come fervida fonte di educazione e di riflessione. Sembra che tu voglia dire: “Dai, proviamo tutti… a metterci dalla parte dei bambini!”

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