selenevalentina

venerdì 18 novembre 2011

DRUSCO

Dove sono finite le voci dei bambini
che nei cortili acciottolati
correvano scalzi per fare tana.
Dove sono finite le vecchie
che sedute davanti all’uscio aperto
facevano la calza volgendo lo sguardo
a un ribollire lento, nel paiolo sopra il fuoco
e a un nipotino ancora da fasciare.
Mormorando sottovoce una preghiera.
Tornavano presto le madri dai campi
richiamate da un muggito rigonfio di latte.
Tornavano tardi i padri dai campi
che dura era la terra da dissodare.
Non si dice più il rosario fra le rose
ora è chiuso a chiave il portone della chiesa
e vicino, fiori gialli, fra alti steli verdi
ondeggiando cullano il riposo di chi è già stato.
Solo il silenzio qui è sovrano, velato appena
dal gorgogliar della fontana
e il ruscello in lontananza
amalgama la voce con il vento.
Mi allontano adagio accompagnata
dal cinguettio degli uccellini.
Guardiani rimasti a conservare
Voci, nenie e ricordi del passato
che se tendo l’orecchio sembro riascoltare.

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