GELOSIA
lei era là
languidamente distesa
sul soffice prato alpestre.
La guardò e vide il sole
su di lei. Avvolgeva caldo
le lunghe gambe tornite
il ventre e le braccia.
Ne fu geloso ma lei
aveva gli occhi chiusi
forse per non mostrare
l’intenso piacere.
Poi il vento scompigliò
i lunghi capelli neri
sparsi sull’erba
e tutta la accarezzò.
Lo sentì mormorare
sconosciute frasi
e ne fu geloso. Ma lei
aveva gli occhi chiusi
e le braccia morbide
ancor più s’abbandonarono.
La terra calda accoglieva
come dolce alcova
il corpo abbandonato.
E ancora ne fu geloso.
Avrebbe voluto essere
sole, vento,terra, per farla sua.
Poi lei aprì gli occhi
e lo guardò con amore.
Con gioia si tuffò
in quei laghi verdi accoglienti
e finalmente la sentì….sua.
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