selenevalentina

sabato 10 settembre 2011

IRLANDA



- Vado in vacanza in Irlanda.-
Con queste parole, Lisa entrò in casa mia, dopo aver dolcemente bussato come suo solito.
- Vado con Nicol e staremo via per tre settimane. L’auto la noleggeremo sul posto, abbiamo già l’indirizzo, che ci ha fornito l’Agenzia di Viaggi. Dormiremo nei” Bed end Breakfast “ e spero proprio di divertirmi.-
Rideva e già nei suoi chiari occhi, si potevano vedere le verdi praterie e il cielo d’Irlanda, limpido e nuvoloso allo stesso tempo.
- Mi potrebbe prestare il suo transistor?Quello piccolo, mi farebbe compagnia e mi sembrerebbe anche di avere lei vicino.-
Voglio bene a quella ragazza come ad una figlia, le darei il cuore, figuriamoci una piccola radio.
-Le porterò il solito souvenir.- disse abbracciandomi stretta, stretta.
Come da tutti i suoi viaggi, l’unica cosa che desidero è un po’ di sabbia, un sassolino, una conchiglia, qualcosa che effettivamente appartenga alla terra da lei visitata. Così la mia raccolta naturale si arricchisce sempre di più.
Al ritorno, dallo zaino di Lisa, uscì un sacchetto di sabbia e di conchiglie rosa, talmente belle da togliere il respiro. Ci furono naturalmente i racconti di luoghi ed esperienze indimenticabili seguiti da un –Sono qui ma il mio cuore e la mia mente sono rimasti là. -Dopo aver messo la sabbia e le conchiglie in un vasetto trasparente, lo posi sulla mensola insieme a tutti gli altri e quasi automaticamente accesi il transistor che Lisa mi aveva ridato. La dolce voce di Enya che cantava una struggente ballata irlandese riempì la stanza. Girai la manopola e la musica irlandese continuò anche nelle altre stazioni.- Sarà un caso. - Dicemmo entrambe. Cambiai velocemente, quasi con apprensione, le varie frequenze ma ovunque solo musica irlandese. Non riuscendo a trovare una spiegazione plausibile, dopo qualche giorno portai la radiolina da un tecnico spiegando vagamente di disturbi alla ricezione. Lui la accese facendo scorrere in fretta i vari programmi, senza fare caso all’uguaglianza della lingua straniera e alle musiche celtiche. Mi guardò e disse - Sembra tutto a posto, se fa i capricci la butti, ormai è vecchia, non ha alcun valore e non conviene aggiustarla. La misi in tasca stringendola forte con la mano, quasi volessi proteggerla. Tornai a casa e la misi sulla mensola, vicino alle conchiglie rosa. Mai l’avrei buttata, per me e Lisa era molto importante e da quel giorno quando la nostalgia si fa sentire a noi basta, accendere la radio, chiuder gli occhi e…….

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