selenevalentina

giovedì 10 febbraio 2011

FIGLIA


Siede al tavolo il poeta
mento sulla mano e pensiero errabondo.
Davanti un foglio bianco, triste
orfano di parole.
Ha scritto molto…. di gioie
di vita, di morte, del presente e del passato
di emozione e di un amore mai dimenticato.
Ora non ha più parole
vuota e silenziosa è la sua mente.
Forse l’estro se n’è andato
forse la Musa l’ha abbandonato.
Poi lei entra nella stanza
vita della sua vita 
dolce sorriso e profondi occhi blu.
L’accarezza con lo sguardo
mentre si muove leggera,, aggraziata.
Vola la penna e il folio si riempie
non più orfano di parole.
Più non si sente triste il poeta
ora è felice ed appagato.

1 commento:

  1. Il rapporto, speciale e unico, che lega padre e figlia, con riferimenti precisi alla foto di Flavio, è visto da Valentina come occasione di vera ispirazione poetica. Quando lei, vita della sua vita, entra nella stanza, rende il “poeta”, fino a poco prima “orfano di parole”, felice ed appagato! E il foglio magicamente si riempie… cosi’ come prende forme inconsuete e delicatissime… la foto Flavio!

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