selenevalentina

giovedì 10 febbraio 2011

IL MULINO



Fermo il pensiero ad ascoltare
rumori dal tempo cancellati.
S'è ristretto l'alveo del torrente
e le macine sono statiche, inutilizzate.
Fermo il pensiero ad immaginare
lo scorrere dell'acqua fra le mole.
Il triturare dei bi...ondi chicchi
fino allo scendere del bianco preludio
di profumate micche da sfornare.
Rammento ancora le grandi fette
da prendere con due mani a saziare
un giovanile, sano appetito.
Ma tutto è immoto
e fra sasso e sasso m'allontano.
D'improvviso un rumore alle mie spalle
mi volto in fretta, speranzosa
ma no, è solo il vento.
Una folata, che passa e se ne va

1 commento:

  1. Basta l’immagine di un vecchio mulino e i ricordi di Valentina ritornano lucidi. Rivede muoversi le macine, formarsi la bianca farina e gusta le grande fette di profumate micche. Ma, ahi, s’accorge che tutto è immobile, e questo la riporta... alla dura realtà. Si allontana, richiamata solo da un “falso allarme”: è solo il vento… E con esso se ne vanno tristemente anche i suoi ricordi. Una lirica dolce e melanconica che riporta la poetessa ad un mondo idilliaco, pieno di sogni giovanili e di… appetito, quello del passato, che, ahi, non tornerà.

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