Ho visto donne recarsi alla fontana
e compiere gesti antichi.
Le ho viste immergere e ritirare panni
nelle acque fredde e cristalline.
Le ho sentite parlare ad alta voce
di figli, miseria e sacrifici.
Ho sentito muggiti uscire dalle stalle
e galline annunciare un pò di companatico.
Ho visto bambini rincorrersi scalzi
felici nella pura innocenza.
-Mamma, mi fai la torta? Domani compio gli anni.-
Era una domanda che sovente ricorreva
che i bimbi certo allora non mancavano.
La madre pensava se aveva la farina
ma le altre madri insieme sempre si adoperavano
perché quel giorno non fosse dimenticato.
Assaporo profumo di pane fresco
che mi riempie le nari e i polmoni
mentre le campane suonano mezzogiorno.
Mi scuoto perché i rintocchi giungono da lontano
non dalla chiesetta chiusa e abbandonata.
Mormorano sottovoce le case diroccate
e gli usci sono chiusi da rose inselvatichite.
Penso ai posteri di quei bambini scalzi
che avranno torte per i loro compleanni
comperate in ricche pasticcerie.
Le gusteranno ignorando il sapore
di quelle dei loro nonni, impregnate
di amica condivisione di generosi cuori
di tante mamme, che lavavano alla fontana.
Valentina, riesci magicamente a farci sentire i.. sapori antichi! I tuoi versi e le tue parole sono immagini che… parlano al cuore! E mi rivedo anch’io ragazzino, accanto a quella fonte, e ripenso alla torte cotte nel forno a legna, immancabile presenza, accanto alle case d’Appennino… Quanti “pani” dalla forma di giocattoli…. vi venivano cotti! E il profumo, come dici, si diffondeva veramente nei dintorni! Magnifica anche la scena delle “mamme che lavavano alla fontana” e che “insieme sempre si adoperavano perché quel giorno non fosse dimenticato!”. Eh, anche il tuo modo di presentare i rapporti umani di quel tempo…. fa venire un po’ di nostalgia, ma noi (grazie a te, cara Valentina) li stiamo “ricreando”… nei filoss di Facebook!
RispondiEliminaBello anche il volo che fai… ai nostri giorni… quando quasi ci “inviti” ad ascoltare “le case diroccate”, che mormorano sottovoce, e il tuo (e nostro) pensiero va ai “posteri di quei bambini scalzi”, i quali, purtroppo, ignoreranno il sapore di quella torta che tu, anche se solo virtualmente, ci hai fatto mirabilmente gustare. Buon compleanno, ancora, da tutti i tuoi amici… baloss! (16-02-2011)