"Sei qui, bambina mia
temevo di non ritrovarti".
"Sono qui papà. Siamo riusciti
a fuggire dalla scuola.
Ma perché ci sparano?
Noi siamo solo dei bambini.
Un soldato mi ha presa
mi faceva male, sai papà.
Ti chiamavo ma tu non c'eri
e lui rideva.
Ma perché, c'è la guerra, papà?
"E' una cosa da grandi, bambina mia".
"No! Non è una cosa solo da grandi
ma, se diventare grandi è questo
allora papà, io mi siedo qui
e pregando
aspetterò, la mia pallottola".
temevo di non ritrovarti".
"Sono qui papà. Siamo riusciti
a fuggire dalla scuola.
Ma perché ci sparano?
Noi siamo solo dei bambini.
Un soldato mi ha presa
mi faceva male, sai papà.
Ti chiamavo ma tu non c'eri
e lui rideva.
Ma perché, c'è la guerra, papà?
"E' una cosa da grandi, bambina mia".
"No! Non è una cosa solo da grandi
ma, se diventare grandi è questo
allora papà, io mi siedo qui
e pregando
aspetterò, la mia pallottola".
In questa lirica Valentina affronta il rapporto bambini-grandi, visto dalla parte dei piccoli. Mi viene in mente quanto diceva il Piccolo Principe: “I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta”. Qui, invece, e’ la bambina che chiede: “Perche’ la guerra?”. Ma la risposta del papà non la soddisfa… non puo’ soddisfarla! La chiusa della poesia e’ drammatica e lascia noi grandi… senza parole!
RispondiElimina