Là in quell’angolo di mare
dove l’onda modella la costa.
Dove l’ulivo ha piegato il suo tronco
per specchiarsi nelle acque profonde
per accarezzare con l’ombra delle foglie
le bianche conchiglie sul fondo.
Là, o Signore, ho fermato il pensiero.
Là, o Signore, mi scopro a pregare
perché lo stupore mai mi abbandoni
per la perfezione del tuo creato.
Perché la vita che con amore
mi hai donato, mai possa diventare
solo un vuoto a perdere.
La commozione e lo stupore di fronte agli spettacoli della natura… dettano sempre a Valentina versi sublimi e lei, generosamente, ce ne fa dono! Questa volta (ben accompagnata da una bella immagine di Irene Cappello, che rappresenta “quell’angolo di mare dove l’onda modella la costa”) l’ambiente marino la… “invita” a ringraziare Dio “per la perfezione del creato” e per il dono della vita. Dopo alcune pennellate d’autore per presentare l’ambiente, si… ferma a riflettere, stimolata da una gratificante visione. Meravigliose emozioni! Grazie, Valentina!
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RispondiEliminaChe aggiungere ? Pino è stato assai eloquente.
RispondiEliminaMi sia permesso di aggiungere solo che questi versi, in cuor mio li dedico a tutti quegli uomini e donne che, spinti dalla disperazione, dalla guerra e dalla fame, si avventurano in carrette del mare con il miraggio di una vita migliore... e fin troppo spesso scafisti senza scrupoli pensano alla loro vita come un vuoto a perdere....
Iddio abbia misericordia per tutte quelle vite che, in quell'angolo di mare, hanno trovato la morte.
Grazie Valentina per farci scoprire ogni volta le bellezze del creato e il gusto della vita